Insegnanti precari di Lucca e Viareggio battono ministero sul diritto alla Carta docente: avranno il bonus da 500 euro
Sono 64 insegnanti: la sentenza pronunciata dal giudice del lavoro
LUCCA. Sono 64 i docenti che hanno vinto la causa contro il ministero dell’Istruzione e del merito per ottenere il riconoscimento della “Carta del docente”, il bonus di 500 euro da spendere per la formazione professionale dell’insegnante. La novità, che segue una giurisprudenza ormai consolidata anche a livello di Cassazione, è che il bonus spetta anche a chi ha avuto contratti a tempo determinato conclusi al 30 giugno o al 31 agosto.
La sentenza è stata pronunciata dal giudice del lavoro Antonella De Luca sul ricorso del sindacato Snals di Lucca e Viareggio con il patrocinio degli avvocati Beatrice Lucini e Franco Saverio Vitale.
«Il giudice ha stabilito che il bonus (Carta docente) spetta ai precari che hanno svolto il servizio fino al 30 giugno ovvero al 31 agosto – spiega il sindacato – . In particolare sarà attribuita la somma di 500 euro per ciascun anno di servizio svolto ai docenti precari che hanno prestato attività didattica con contratti (full time o part time, almeno al 50%) fino al termine dell’attività didattica (al 30 giugno) e coloro che hanno stipulato contratti annuali (al 31 agosto) per gli anni scolastici che vanno dal 2017/2018 al 2021/2022».
Per lo Snals la concessione del bonus sana una discriminazione di trattamento tra personale docente assunto a tempo indeterminato e color che a tempo determinato svolgono le medesime funzioni senza poter beneficiare di una disponibilità con la quale è possibile acquistare corsi di formazione e aggiornamento, biglietti per eventi culturali (accesso musei, teatri ecc.) , libri, abbonamenti a riviste, hardware e software per l’attività didattica.
Il 27 ottobre la Suprema Corte ha definito in maniera inequivocabile il tema in discussione. E a quella sentenza il Tribunale di Lucca si riporta: «La Cassazione ha espresso i seguenti principi di diritto: 1) La Carta docente spetta ai docenti non di ruolo con incarico annuale fino al 31 agosto o fino al termine delle attività di didattiche, ovverosia fino al 30 giugno, senza che rilevi l’omessa presentazione, a suo tempo, di una domanda in tal senso diretta al ministero».
Conclude l’organizzazione sindacale: «È bene chiarire che coloro che hanno svolto il servizio negli anni indicati ma risultanti in ruolo e/o confermati in ruolo avevano già diritto al bonus e, per l’effetto, non dovranno considerare dette annualità» La sentenza è esecutiva e, trascorsi 30 giorni il ministero procederà con l’invio dei dati alla Ragioneria di Stato per la liquidazione del beneficio economico agli aventi diritto ossia coloro che hanno presentato ricorso. Lo Snals annuncia altri ricorsi per i propri iscritti.l
P.B.
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