Stop alle vaccinazioni al Campo di Marte: in due anni somministrate 400mila dosi
Negli ultimi tempi solo 30 prenotazioni alla settimana. D’ora in poi il servizio nella Piana sarà a Capannori
LUCCA. A modo suo, si tratta del segno di una nuova fase nella vicenda dalla pandemia: da marzo chiuderà il centro vaccinale all’ex ospedale Campo di Marte. La struttura più grande di tutta la provincia non sarà più prenotabile dal portale della Regione, dopo che dai suoi ambulatori sono passate centinaia di migliaia di persone.
A spiegare il motivo è direttamente l’Asl con una nota: «Il numero delle vaccinazioni anti-Covid prenotate si è attestato nelle ultime settimane su circa 30 prestazioni alla settimana, che potranno essere garantite in un'unica seduta settimanale, ogni giovedì mattina dalle 8,30 alle 13,30. L'orario programmato compare anche sul portale regionale per le prenotazioni». Le iniezioni per i cittadini della Piana saranno tutte effettuate al centro sanitario di Capannori, in piazza Aldo Moro alle spalle del municipio.
Il centro vaccinale al Campo di Marte fu aperto intorno alla metà di febbraio 2021: «Dopo le vaccinazioni al personale sanitario al San Luca – ricorda l’allora direttore della zona-distretto della Piana Luigi Rossi – e quelle all’interno delle Rsa, partimmo con le categorie professionali al Campo di Marte». All’inizio furono utilizzati gli ambulatori al piano terra, aspettando che fossero pronti i locali al secondo e terzo piano.
Originariamente, infatti, si era pensato di utilizzare l’edificio A del Campo di Marte come luogo di ricovero (fino a 150 persone) per i malati del Covid: un’idea nata mentre si era sotto i colpi della seconda ondata, nell'autunno del 2020. Poi – fortunatamente – di quei posti letto non ce ne fu bisogno e così le stanze rimesse a nuovo furono utilizzate come ambulatori per la somministrazione dei vaccini, prima con il sistema delle fasce di età, poi con il “libero accesso”.
«Siamo arrivati – continua Rossi – ad avere aperti 24 ambulatori e a vaccinare oltre 2mila persone al giorno». Complessivamente si stima che siano state iniettate circa 400mila dosi».
Ultimamente era rimasto aperto solo il secondo piano e così è arrivata la decisione dell’Asl di chiudere i battenti. Tuttavia, all’interno i locali rimarranno allestiti, nel caso (tocchiamo ferro) dovessero di nuovo rendersi utili per un cambiamento nella dinamica del Covid.
Resta, sullo sfondo, l’incognita sul futuro a medio-lungo termine dell’edificio A del Campo di Marte. Per un suo utilizzo pieno (anche con degenze) è necessaria una ristrutturazione antisismica che costerebbe assai oltre i dieci milioni di euro. Inoltre il primo piano, che ospitava le sale operatorie, andrebbe completamente ridisegnato. Quindi – a meno di sorprese clamorose – continuerà a ospitare ambulatori, in particolare dopo i lavori di ristrutturazione con fondi Pnrr dell’edificio C per la realizzazione dell’ospedale di comunità.