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Criminalità

Ancora ladri nel cimitero: rubati decine di vasi e statue

Ancora ladri nel cimitero: rubati decine di vasi e statue

A meno di una settimana seconda razzia nel camposanto di Massa Pisana. Portati via manufatti di bronzo e rame, gli abitanti sono esasperati

18 febbraio 2023
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LUCCA.  Non hanno aspettato nemmeno una settimana dall’ultimo colpo: nella notte tra giovedì e venerdì i ladri sono tornati a fare razzia all’interno del cimitero di Massa Pisana. Come nell’episodio che si era registrato tra venerdì e sabato della settimana precedente, i malviventi si sono concentrati sui manufatti in metallo. Gettando nello sconcerto l’intera comunità del paese a sud di Lucca, che ormai è giunto all’esasperazione.

Il resoconto della nottata è presto fatto. I ladri (sembra corretto scrivere al plurale, visto che difficilmente una persona da sola potrebbe movimentare oggetti così pesanti) sono arrivati in piena notte al cimitero che si trova a poca distanza dalla via Nuova per Pisa. Potendo agire industurbati, si sono concentrati sulla parte vecchia del camposanto, quella che conserva le statue in metallo. Il bottino alla fine è stato di nove sculture, tutte in bronzo o in rame. Fra queste un grande angelo alto oltre un metro e 20 centimetri. Non contenti, hanno asportato dalle tombe anche cinque o sei vasi per i fiori, questi tutti in rame.

Una volta caricato il materiale, probabilmente su un camion o un furgoncino, si sono potuti dileguare nella notte.

A rendersi conto di quanto accaduto alcuni cittadini della zona che nella giornata di ieri si sono recati al cimitero per portare un mazzo di fiori ai propri cari. Nel giro di poco tempo, la notizia di quanto accaduto è diventata di pubblico dominio, andando così a cumularsi con l’episodio della settimana scorsa. In quel caso, i ladri portarono via cinque statue di bronzo sradicate dalle tombe e altrettanti vasi in rame. Non è la prima volta che i cimiteri di questa parte di territorio vengono presi di mira. La scorsa estate, la banda aveva colpito due volte all’interno dello stesso cimitero, quello di San Lorenzo a Vaccoli. Approfittando dell’assenza di misure di controllo attive (custode) o passive (telecamere e sistemi d’allarme) i malviventi avevano profanano 40 lapidi nel giro di cinque giorni facendo razzia di arredi sacri rigorosamente in rame o in bronzo: portavasi, lumini votivi, croci, incisioni e statue o busti raffiguranti angeli oppure madonne. Tutto materiale che, probabilmente, può essere venduto e poi fuso. La tecnica è sempre la stessa: i malviventi, usando un eghetto metallico o una tronchese, tagliano le viti che fissano alla lapide i portavasi in rame o bronzo. E poi completano l’opera con le statue. A facilitare la loro azione il fatto che il cimitero di Massa Pisana è incustodito: i Fratres della frazione e di San Michele in Escheto si occupano della pulizia, ma certo non si tratta di un compito di vigilanza.
 

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