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Confesercenti sugli affitti ai turisti: «Senza regole un danno per tutti»

Francesco Domenici presidente area lucchese Confesercenti Toscana nord
Francesco Domenici presidente area lucchese Confesercenti Toscana nord

Lucca, anche Casamica interviene sul tema: «Evitiamo l’effetto Venezia»

05 febbraio 2023
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LUCCA. «Chi affitta un’abitazione ai turisti senza alcuna regola e senza alcuna registrazione o comunicazione, non fa solo un danno al Comune per il mancato versamento della tassa di soggiorno ma compie una concorrenza sleale nei confronti degli operatori in regola che devono sostenere i costi che impongono il rispetto delle normative». È Confesercenti Toscana Nord, con il suo presidente area lucchese Francesco Domenici a intervenire sulla questione delle case private affittate ai turisti a Lucca, un tema sollevato dal Tirreno.

Dopo la pandemia e la ripresa degli arrivi il fenomeno è tornato con forza purtroppo anche negli aspetti negativi. «Una città come Lucca, e questo sicuramente lo consideriamo un valore aggiunto, in questi ultimi anni ha visto crescere strutture ricettive alternative ai tradizionali alberghi la stragrande maggioranza in regola con le stringenti normative – spiega Domenici –, ma non manca chi si inventa affittacamere eludendo controlli e fisco. Il modo più semplice per condurre un’indagine di questo tipo è rappresentato dal raffronto degli elenchi in possesso dell'amministrazione, con quelli desumibili dai portali di prenotazione online. Una strategia già adottata prima del Covid e che adesso deve ripartire con forza per stanare chi, con i numeri di turisti in costante aumento, pensa di sfruttare l’occasione. L’esercizio abusivo di un’attività turistico-ricettiva – continua il presidente – oltre a rappresentare una distorsione della concorrenza, è anche un potenziale fattore di pericolo nei confronti del turista-consumatore, che in assoluta buona fede confida di trovarsi in una struttura regolarmente registrata. Esistono precisi obblighi normativi ed amministrativi a carico delle aziende nei confronti del Comune, della Asl e della Questura. A questi si aggiunge quello di rispettare il fisco».

Domenici conferma come «l’esercizio non professionale di un’attività di affittacamere sia previsto dalla normativa della Regione Toscana in materia di turismo, ma prevede condizioni e limiti stringenti. Aspetti sui quali deve essere fatto un controllo rigoroso e puntuale». La conclusione del presidente area lucchese di Confesercenti Toscana Nord. «Non vogliamo fare guerra alla sharing economy che è un’opportunità di valorizzazione e un esempio di economia diffusa, ma è necessario che qualsiasi forma economica stia in un quadro di regole Non possiamo ancora una volta, come è già successo con l’ e-commerce, arrenderci ai colossi multinazionali».

Sul tema interviene anche Natale Mancini, titolare assieme alla moglie Paola Granucci, dell’agenzia immobiliare Casamica: «Lucca ha un problema di immobili per residenti. Nel centro storico, dove i turisti sono tornati quelli di prima della pandemia, ci sono sempre meno case disponibili e sempre più appartamenti su Airbnb in affitto. Da un lato l'ottima attrattività della città che garantisce un'elevata redditività per gli investitori, si contrappone a una carenza di piccoli immobili reperibili sul mercato per i residenti. Evitiamo l'effetto Venezia, conteniamo questa tendenza, nella giusta misura, Lucca è bella soprattutto per viverci. Oggi il turismo, sta mutando sempre più persone vogliono capire dove sono arrivate e come vivono i locali, coinvolgere la popolazione e far sì che il turista sia accolto non solo come ospite ma come persona, è una chiave per aprire nuove prospettive al turismo e integrarlo nella realtà locale».

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