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Lucca Film Festival, arriva la madrina Denise: talento, tenacia e tanti progetti

di Giacomo d’Alelio
Lucca Film Festival, arriva la madrina Denise: talento, tenacia e tanti progetti

Capezza riceverà il premio rivelazione: ecco in quali lavori sarà impegnata nei prossimi mesi

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LUCCA. In arrivo una giornata davvero intensa il primo ottobre a Lucca, e al Film Festival che chiuderà i suoi battenti il 2. Un sabato dove il Lucca Effetto Cinema, dopo lo stop dei due anni di Pandemia, esploderà per le vie della città, con 25 performance in omaggio ad un film in abbinamento a un locale pubblico del centro storico.

E arriverà Denise Capezza (classe 1989, Napoli), volto divenuto celebre per Gomorra - la serie, Bang Bang Baby…e la nuova creatura al cinema di David Cronenberg, Crimes of the future, presentata a Cannes, con il suo ritorno al body horror, «anche se lui preferisce definirlo body beauty» - ci dice  Capezza.

Madrina del Lucca Film Festival, dove riceverà il Premio Rivelazione 2022, sarà per la prima volta nella città e al festival. «Ho sentito cose bellissime. Ci sarà la creazione di questi minifilm, con il ritorno alla performance. Il cinema sarà messo in scena da giovani compagnie, di teatro e danza. Sono molto curiosa».

Ha iniziato proprio lì, nella danza, il suo percorso artistico Denise Capezza. «A quattro anni. Ho studiato per 15 anni, praticamente metà della mia vita… Poi ho avuto l’infortunio al ginocchio, e ho cambiato strada, ho iniziato a studiare recitazione. Ma non è stato un ripiego, ma qualcosa che volevo fare fin da piccola».

Si trasferisce a Roma per continuare a studiare, e all’improvviso arriva «la Turchia! Dovevo starci otto mesi, e ci ho vissuto quattro anni. Direttamente a Istanbul come protagonista di una serie. Era il mio primissimo ruolo. In turco!», imparato in pochissimo tempo. Come la lingua dei segni, turca. «Sono molto caparbia. Come tutti gli attori ho ricevuto tantissimi no, delusioni, ma sono andata avanti. Ho provato e riprovato, come insegna la danza: lavorare sul corpo, sui suoi limiti, tutti i giorni. Sui miei limiti».

Carica di questa determinazione è tornata in Italia. «Non c’è stato un momento in cui ho detto “ecco, la mia carriera cambierà”. Ma ho lavorato con bravissimi registi. A partire da Gomorra. E poi Cronenberg, Bang Bang Baby…è stato tutto un aggiungere tasselli, uno dietro l’altro. E pian piano anche l’importanza dei ruoli si sta ampliando».

Ruoli non convenzionali, in una sorta di bellezza “criminale”, che «seppur legati a una particolare estetica, potessero raccontare una mia parte artistica - aggiunge l’attrice -. A partire da Gomorra, sono stati sempre ruoli molto intensi. E ho rinunciato a vari provini, anche in periodi in cui non stavo lavorando. Non ho niente contro la femminilità, la sensualità, ma quando questa viene appiattita in un’unica soluzione, è noioso e svilente».

Di sicuro non si è annoiata nel film di Cronenberg. «L’esperienza con lui è stata veramente fuori dall’ordinario. È un film importantissimo, che ha sancito il suo ritorno al cinema, e al suo cinema. Odile è una performing artist che trasforma, trasfigura il suo viso per trascendere il concetto stesso di bellezza…è un ruolo piccolo, ma simbolico. Sono stata molto fiera di averlo interpretato»

Ci saranno altri ruoli che girerà, ma già pronti, in uscita il 20 ottobre su RaiUno: Vincenzo Malinconico, avvocato d’insuccesso, una serie tratta dai libri di Diego De Silva. «Molto divertente, irriverente, come lo sono i suoi libri. Finalmente passo dalla parte della legalità: interpreto un’avvocatessa con un bel caratterino, ma anche molto dolce, imperfetta, come l’uomo di cui s’innamora, interpretato da Massimiliano Gallo».

E aspettando il 2023, Unwanted (nuova serie Sky Original ispirata a Bilal, il libro-inchiesta di Fabrizio Gatti, sulla sofferenza dei migranti). «Parla - conclude Denise Capezza - della più grande nave europea da crociera che accoglie a bordo i migranti sopravvissuti al naufragio di un’imbarcazione. Su di essa si svilupperanno dinamiche proprie della nostra società».

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