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Smog ed effetti sulla salute: al via uno studio a Capannori

Smog ed effetti sulla salute: al via uno studio a Capannori

La ricerca servirà a creare strategie di lotta all’inquinamento mirate analizzando la correlazione tra le malattie presenti e le emissioni

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CAPANNORI. Che la Piana di Lucca sia una delle aree più inquinate d’Italia non è certo un mistero, così come non lo è il fatto che quell’inquinamento si traduce in un danno per l’organismo. E se da anni si studiano le cause e le possibili soluzioni al problema inquinamento, finora è stato meno approfondito, in chiave locale, il tema delle conseguenze per la salute dell’uomo. E fare un’analisi approfondita sulle patologie più diffuse, sulla loro incidenza in rapporto alle medie generali, e dare anche una localizzazione sul territorio potrebbe rappresentare un messo utile in primis per affrontare le malattie stesse, ma anche per individuare meglio le fonti di inquinamento e agire di conseguenza.

E comprendere le ricadute che la presenza di polveri sottili e l’inquinamento atmosferico possono avere sulla salute è uno degli obiettivi dell’amministrazione Menesini, appunto per indirizzare le nuove strategie da mettere in campo nella lotta all’inquinamento Per questo il Comune di Capannori vuole commissionare uno studio epidemiologico che interessi tutti i Comuni della Piana e metta in correlazione le tipologie di malattie presenti sul territorio con le emissioni.

«Sempre più spesso emergono studi che delineano possibili correlazioni fra l’inquinamento di una zona e alcune tipologie di malattie – dice il sindaco Luca Menesini – un dato che era emerso anche in relazione al Covid, e che merita di essere approfondito a trecentosessanta gradi, quindi in relazione a più tipologie di malattie, da quelle cardiovascolari a quelle respiratorie. La Piana è maglia nera in Toscana per i dati dell’inquinamento dell’aria, questo anche per la particolare conformazione che ha il territorio da Lucca fino alla Valdinievole. Accanto a questo, siamo un’area che ha un importante settore produttivo e industriale: è fondamentale portare avanti strategie condivise per migliorare la qualità della vita delle persone, in equilibrio con le necessità delle imprese. Già da diversi anni stiamo portando avanti progetti per ridurre l’inquinamento attraverso la piantumazione di alberi e altre misure, ma vista la delicata fase che il nostro Paese sta vivendo, sentiamo il bisogno di fare ulteriori approfondimenti e mettere in campo nuove soluzioni».

Per dare il via allo studio epidemiologico il Comune, insieme all’Osservatorio di rinascita ambientale, coinvolgerà le istituzioni sanitarie regionali. «Un approfondimento che partirà anche dalle evidenze che emergeranno dal progetto Veg-Pm10, ancora in corso, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che ringrazio – aggiunge l’assessore all’ambiente Giordano Del Chiaro – ci muoviamo con l’obiettivo di fare una panoramica molto articolata e capace di farci da punto di riferimento per le scelte presenti e future. Di fronte alle nuove emergenze è obbligatorio studiare, conoscere e capire per poi agire nel migliore dei modi».

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