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Elezioni e candidature, a Lucca iniziate le grandi manovre dei partiti

A sinistra Andrea Marcucci (Pd) A destra Massimo Mallegni (Forza Italia)
A sinistra Andrea Marcucci (Pd) A destra Massimo Mallegni (Forza Italia)

Probabile la ricandidatura di Andrea Marcucci e Massimo Mallegni

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LUCCA. È come se lo starter dei 100 metri avesse dato il segnale di partenza a sorpresa, con gli atleti ancora non pronti sui blocchi. Lo scioglimento delle Camere ha colto di sorpresa tutti i partiti ora alle prese con la definizione (entro il 21 agosto) delle liste dei candidati. Le grandi manovre sono iniziate, con una difficoltà in più: i posti disponibili, dopo il taglio dei parlamentari, saranno di meno.

Collegi Con la legge elettorale in vigore, parte dei parlamentari sono eletti con il sistema maggioritario (chi prende più voti vince), parte con il “classico” proporzionale in un collegio plurinominale. Alla Camera il collegio uninominale comprende la Lucchesia (Versilia esclusa) e la Valdinievole; quello plurinominale aggiunge Versilia, provincia di Massa Carrara, Pistoia, Prato e Mugello. Il collegio uninominale per il Senato vede insieme le province di Lucca (esclusi Viareggio, Camaiore e Massarosa), Massa Carrara, Pistoia e Prato. Il plurinominale, invece, è esteso all’intera regione.

Il centrosinistra Nel 2018 per il centrosinistra fu una débacle nei collegi uninominali. E anche quest’anno la battaglia si prennuncia dura. Il senatore Andrea Marcucci perse la sfida testa a testa con Massimo Mallegni, ma fu recuperato nel proporzionale. E anche quest’anno sembra destinato ad avere un posto da candidato, sempre nell’uninominale e sempre per palazzo Madama. Più in bilico il posto da candidato per il Senato. Cinque anni fa la corsa (perdente) fu portata avanti da Stefano Baccelli, che oggi sembra ben saldo nella posizione di assessore regionale e, dunque, di fatto indisponibile. Dunque, servirà trovare un altro candidato, ma non è affatto certo che arrivi dall’area lucchese, anche visto il recente flop alle comunali. Che ha riguardato Lucca, ma anche Forte dei Marmi, dove è stato sconfitto Umberto Buratti, altro deputato in carica, eletto con la parte proporzionale. Anche per lui la riconferma pare dunque difficile.

Il centrodestra Sul versante opposto, molte attenzioni sono puntate su Fratelli d’Italia che, alle ultime elezioni, si è confermato il cavallo trainante della coalizione. A Montecitorio, nel collegio di Lucca, nel 2018 fu eletto Riccardo Zucconi, esponente versiliese di FdI, che punta alla riconferma. Proprio nella base del partito di Giorgia Meloni c’è però fermento tra i militanti che vorrebbero avere voce in capitolo nelle scelte. Dunque, la partita è aperta.

Passando a Forza Italia, sembra invece praticamente certa la ricandidatura di Massimo Mallegni, coordinatore regionale del partito. Da capire se sarà nell’uninominale e se sarà a Lucca, visto che il nuovo collegio divide in due la Versilia (zona in cui Mallegni è fortissimo) tenendo fuori i tre comuni più grandi (Viareggio, Camaiore, Massarosa). Un posto dovrebbe essere garantito anche pe rl’altra eletta del 2018, Deborah Bergamini, sottosegretaria nel Governo Draghi.

Cinque stelle (ed ex) due gli eletti lucchesi nel 2018. Gianluca Ferrara è rimasto nel partito e potrebbe ricandidarsi. Eventualità che pare più remota per Gloria Vizzini, che dai Cinque stelle si è allontanata nel 2019.

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