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Lancia la bici sugli amici della figlia. Condannato per maltrattamenti

Lancia la bici sugli amici della figlia. Condannato per maltrattamenti

Due anni di reclusione con pena sospesa per un camionista ultrasessantenne

30 giugno 2022
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ALTOPASCIO. Un camionista ultrasessantenne residente ad Altopascio è stato condannato a due anni di reclusione di fronte al giudice dell’udienza preliminare Alessandro Trinci con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Per anni avrebbe vessato con schiaffi, pugni, insulti e un comportamento da autentico padre-padrone sia la moglie, da cui adesso è separato, che la figlia minorenne all’epoca dei fatti contestati. Il gup ha concesso all’autotrasportatore i benefici di legge e in particolare la sospensione condizionale della pena.

Beneficio condizionato Ma la sospensione della pena non è definitiva, ma condizionata a un percorso di recupero terapeutico obbligatorio che inizia proprio dalla prima condanna e a prescinde dalla volontà del camionista come previsto dall’entrata in vigore nel 2019 del Codice Rosso. Al condannato, in caso di mancata partecipazione, sarà revocata dal giudice la sospensione condizionale della pena e quindi rischierà la pena detentiva. Adesso all’ultrasessantenne – che all’epoca dei fatti era stato raggiunto da un provvedimento del giudice di divieto di avvicinamento alla casa in cui viveva con la famiglia oltre che alla moglie e alla figlia – proprio in funzione della condanna è stato revocato il provvedimento di divieto in quanto sono venute meno le esigenze cautelari che possono essere ripristinate in qualsiasi momenti nel caso di denunce da parte delle vittime.

La bici contro i ragazzi Il camionista per l’accusa – il pm Sara Polino aveva chiesto per l’imputato tre anni e due mesi di reclusione – a partire dal 2020 aveva compiuto una serie di gravi vessazioni nei confronti della moglie e della figlia non ancora maggiorenne. Esigeva quando rientrava a casa il massimo silenzio e l’assoluta obbedienza e se, specie la figlia, osava ribellarsi erano schiaffi, botte e insulti con epiteti irripetibili. Il culmine una sera d’estate quando la ragazza era in compagnia di alcuni amici che parlavano a voce alta. L’uomo era uscito di casa e aveva lanciato una bicicletta addosso ai giovani rischiando di colpirli. l

Luca Tronchetti

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