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Lucca, impresa edile evade 20 milioni di euro: scoperta dalla Finanza

Lucca, impresa edile evade 20 milioni di euro: scoperta dalla Finanza

Fiamme gialle all’avanguardia nel contrasto all’economia sommersa e al lavoro nero: ecco il bilancio del 2021

25 giugno 2022
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i Luca Tronchetti

Lucca Non solo il contrasto ai fenomeni di evasione fiscale e la difesa del sistema produttivo dall’aggressione criminale, ma un occhio vigile, anche attraverso l’aiuto della nuova tecnologia, al sommerso d’azienda, ai casi di lavoro nero e di caporalato, al recupero di milioni attraverso sequestri e confische. Alla caserma Giacomo Puccini le fiamme gialle lucchesi, in occasione del 248esimo anniversario della fondazione, guidate dal colonnello Marco Querqui tracciano un bilancio di un anno e mezzo di attività (dal primo gennaio 2021 al 31 maggio 2022) che li ha visti sempre in prima linea a difesa della legalità e in perfetta sintonia con il Prefetto, la procura e le altre forze di polizia. Generazioni di appartenenti alla Gdf, fieri della loro divisa, si sono ritrovate – assieme alle autorità civili e militari – nel piazzale sul retro della caserma intenti ad ascoltare con attenzione l’inno di Mameli e i dati forniti dagli ufficiale. Tra loro i decani delle fiamme gialle lucchesi: Renzo Maggi, 95 anni, di Seravezza e Ciro De Luca, 93 anni, di Lucca.

Evasori totali Sono 26 gli evasori totali individuati in Lucchesia che hanno nascosto al fisco imposte dirette per 48 milioni. Tra questi spicca una società lucchese di costruzione di edifici residenziali che, stando ai finanzieri, dal 2016 al 2018 avrebbe omesso di dichiarare al fisco poco meno di 20 milioni di euro. Tre i casi di evasione fiscale internazionale riconducibili ai fenomeni di residenza fittizia per una tassazione sottratta di circa 21, 5 milioni. Tra questi un lucchese di 45 anni, un rumeno di 32 anni che risiede in provincia e che gestisce un’impresa di pulizia e un napoletano che abita in Lucchesia e si occupa di commercio di prodotti hi tech. In tutto gli interventi ispettivi delle fiamme gialle sono stati 2385 che hanno consentito il recupero a tassazione di oltre 58 milioni di base imponibile ai fini dell’evasione d’imposta e 37 milioni di Iva e la denuncia di 77 persone per reati di natura fiscale (fatture false, occultamento delle scritture contabili, omessa dichiarazione). L’attività dei finanzieri ha portato al sequestro di beni per oltre due milioni di euro e particolare attenzione è stata data alle frodi carosello con 17 società fantasma (le cosiddette “cartiere”) utilizzate per evadere l’Iva. Di particolare rilevanza la maxi frode fiscale per oltre 10 milioni nel settore del commercio di pallets di un’azienda con sede nella Piana. Da sottolineare anche la frode fiscale di oltre 100 milioni nel commercio di autoveicoli con 45 persone denunciate, 21 società coinvolte in tutta Italia e 6000 macchine oggetto di compravendita.

Lavoro nero Militari delle fiamme gialle particolarmente attenti in materia di lavoro nero e caporalato. Sei i datori di lavoro denunciati per aver impiegato 55 lavoratori in “nero”. Si tratta in prevalenza di attività alberghiere e di ristorazione con sede in Garfagnana che hanno utilizzato lavoratori subordinati senza aver comunicato l'assunzione al Centro per l'Impiego con ogni conseguenza sotto il profilo retributivo, contributivo e fiscale. Al 90% si tratta di extracomunitari, donne e under 25. L’altra attività, che riguarda la Piana, la Garfagnana e la Versilia, in cui vengono utilizzati lavori senza tutela è quella edile dove i finanzieri si sono imbattuti anche in datori di lavoro, stranieri, accusati del reato di caporalato e che impiegavano tra l’altro due rifugiati politici.

Reddito di cittadinanza I controlli sul reddito di cittadinanza, svolti in collaborazione con l’Inps, hanno portato alla scoperta di illeciti per 338mila euro con 46 persone denunciate. Tra questi due persone, una di Lucca e una di Viareggio, che si sono dimenticate di comunicare le variazioni patrimoniali, immobiliari e mobiliari derivanti da erogazione Inail a titolo di infortunio sul lavoro o da un’eredità. E non sono mancate persone che hanno omesso di dichiarare di aver familiari in carcere. Finanzieri attivi anche nella fase di emergenza sanitaria con quasi 13mila persone controllate di cui 67 multate e quattro denunciate e il sequestro di 43mila mascherine e dispositivi di protezione individuale non sicuri.

Riciclaggio e criminalità Massima attenzione è stata riservata agli accertamenti patrimoniali in applicazione delle normative antimafia. Perché la guardia nei confronti di soggetti con pericolosità economico-finanziaria non va mai abbassata. Esaustivo è il sequestro di beni per oltre sette milioni a un clan camorristico contiguo ai Casalesi operativo sin dal 2013. In materia di riciclaggio e autoriciclaggio 21 sono stati gli interventi con 13 denunce e sequestro di valori per oltre 1,5 milioni. Tra le altre attività sequestrati due compro oro abusivi (di cui uno in centro) mentre per i reati fallimentari accertate distrazioni pari a 7,5 milioni con 5 denunce. Riguardo alla contraffazione 47 le persone denunciate con il sequestro di 50mila pezzi falsi e oltre 4mila metri di tessuto contraffatto e quasi 9mila chili di prodotti alimentari. l





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