Il Tirreno

Lucca

la storia 

La libreria Sopra La Penna sta rinascendo grazie a una lunga catena di solidarietà

Barbara Antoni
La libreria Sopra La Penna sta rinascendo grazie a una lunga catena di solidarietà

Dopo l'incendio che ha provocato ingenti danni alla mini-libreria di Lucignana della poetessa Alba Donati, catena di solidarietà alla quale hanno contribuito anche artisti, aziende locali e case editrici

02 marzo 2020
3 MINUTI DI LETTURA





LUCCA. Si lavora senza posa a Lucignana per ricostruire la libreria Sopra La Penna della poetessa Alba Donati, inaugurata il 7 dicembre 2019 e distrutta da un incendio nelle prime ore del 29 gennaio.. Una ricostruzione che è diventata un evento, e che ha scatenato una vera catena di solidarietà. A partire dal crowdfunding, lanciato dalla poetessa pochi giorni dopo l’incidente e che in un tempo brevissimo ha rimesso insieme la cifra minima di partenza - ottomila euro - per consentire la rinascita della libreria gioiello - un cottage in perfetto stile inglese con una superficie interna di cinque metri quadrati - incastonata nel borgo longobardo con le Apuane sullo sfondo.

Recuperato il sorriso dopo il duro colpo subito con l’incendio, Alba Donati tiene a ringraziare quanti hanno contribuito alla rinascita del suo sogno.

«Sarebbe impossibile - spiega - nominare tutti i donatori che solo attraverso il crowdfunding sono più di trecento. Si va da artisti come Paolo Hendel e Virgilio Sieni, a studiosi e scrittori come Lina Bolzoni, Giulio Mozzi, Laura Pugno e Margherita Loy, a operatori dello spettacolo come Alessandro Gramigni. Sono state molte anche le associazioni che hanno organizzato raccolte fondi a lato di iniziative: dall’associazione Colibrì di Ghivizzano all’Inter Club di Capannori, alla Fondazione Ricci».

Per la ricostruzione, un aiuto importante è giunto anche «dalla casa editrice Giunti. Molte - continua Donati - sono le case editrici che hanno contribuito regalandoci parte delle copie dei libri bruciati: la Nave di Teseo, Adelphi, einaudi, Neri Pozza, Guanda, Garzanti, Bompiani, Pacini Fazzi e ancora Giunti. Alcune aziende del settore cartario inoltre hanno fatto donazioni significative: sono la Ise 400 di Marlia, Elettromeccanica industriale di Porcari, Jc Electronics Italia, Ufo Mec 500 di Valdottavo, Tecno Paper di Marlia».

E poi il cameo, anche questo giunto come “regalo” a questo progetto culturale esclusivo: il cancello in ferro battuto, fatto e disegnato su misura in perfetto stile cottage romantico, disegnato e realizzato da Davide Bonini, artigiano di Chifenti. «Se non me lo avessero regalato, non mi sarei mai potuta permettere un cancello così, fatto a mano di ferro battuto e su misura. L’artigiano Bonini mi ha chiamata per propormi questo dono, è stato davvero carino», sottolinea la poetessa.

Dopo la pausa del fine settimana, questa mattina i lavori riprenderanno alla libreria. In questo cantiere affacciato sulla vallata, oggi probabilmente gli elettricisti completeranno l’impianto, mentre il falegname provvederà a fissare le mensole sulle quali verranno collocati i libri.

Dopodiché si potrà ricominciare ad allestire l’interno della libreria, gli scaffali con i libri: testi tutti selezionati dalla stessa Alba Donati, prevalentemente testi di narrativa, saggi, libri più rari e raffinati. E anche per questa seconda avventura, al fianco di Alba Donati, nata e cresciuta a Lucignana, anche se adesso si divide tra il paese natio e Firenze (dove ha fondato la scuola di scrittura Fenysia e dove presiede il Gabinetto Viesseux), ci saranno le amiche storiche, quelle di sempre, quelle con cui ha diviso gioie e dolori a partire dall’infanzia. È una nuova e bella storia che ricomincia. E per questo obbligato “remake” sarà ancora più bella: in vista dell’estate, la libreria avrà, nel piccolo giardino su cui si affaccia, anche un gazebo e un albero di gelsomino. —

Barbara Antoni

Primo piano
La tragedia: la ricostruzione

Rogo al poligono di Galceti, le vittime hanno provato a domare le fiamme con l’estintore: chi sono, cos’è successo e le testimonianze

di Paolo Nencioni