Il Tirreno

Lucca

Marlia, un albergo di lusso a Villa Reale

di Luca Cinotti
Villa Reale a Marlia
Villa Reale a Marlia

Lucca, perfezionata la cessione a due esponenti dell’alta finanza: lui svedese, lei russa, hanno poc più di quarant’anni

15 marzo 2015
3 MINUTI DI LETTURA





LUCCA. Un albergo di gran lusso. In una struttura come poche ce ne sono in Toscana e anche in Italia. C’è questo, con tutta probabilità, nel futuro di Villa Reale di Marlia, la regina delle dimore storiche del capannorese e di tutta la Lucchesia. Corpo centrale, scuderie e grande parco dei quali è stato perfezionato il passaggio ai nuovi proprietari, la famiglia Grönberg: russa lei, svedese lui. Entrambi impegnati nella finanza ad altissimo livello, hanno rilevato la villa dalla famiglia Pecci-Blunt.

Una trattativa lunga, anche dopo la firma, avvenuta il 28 aprile del 2014 nello studio del notaio Nicola Ottavi di Pistoia, che Il Tirreno aveva già anticipato. Per il vero e proprio trasferimento del bene, vincolato dalle Belle Arti, è stato infatti necessario attendere l’esaurirsi dell’iter della possibile prelazione da parte di ministero ed enti pubblici. E quindi solo a gennaio l’atto è stato effettivamente depositato. Bocche cucite sul prezzo concordato fra le parti: si è, comunque, sicuramente calati molto dalle iniziali previsioni di circa 35 milioni. Più probabile che l’accordo si sia trovato intorno ai 15 milioni.

Formalmente ora il proprietario della villa di via della Fraga è una società, la Amilda Srl la quale, a sua volta, è interamente posseduta dalla cipriota “Bantina Invest Limited”. Ma questi sono poco più che dettagli e artifici formali. Quello che più importa è, innanzitutto, che dietro l’acquisto di Villa Reale c’è una coppia di poco più di quarantenni ben noti nel mondo finanziario ed economico. Marina Grönberg, 43 anni, russa di nascita ha ruoli in importanti consigli di amministrazione in tutto il mondo. Fra i principali, quelli di due editori (Waterstones e Hachette), di una fabbrica di elicotteri in svizzera e di Polymetal, compagnia che possiede miniere di metalli preziosi in Russia e Kazakhstan. Il marito, lo svedese 42enne Paul Henric, ha anch’esso dei ruoli in varie società con base in Svizzera, fra le quali una che si occupa di voli in elicottero.

L’impegno che si sono presi con Villa Reale è senz’altro importante, visto che il complesso ha bisogno di importanti opere di conservazione e restauro e, per di più, ha avuto il parco devastato dal vento della scorsa settimana. Ma la cosa più significativa è il futuro, più probabile che possibile, della villa.

Un indizio lo dà lo stesso oggetto sociale della società che l’ha acquistata dai Pecci Blunt: «Lo svolgimento - vi si legge, fra l’altro - , l’amministrazione, la promozione e l’esercizio di attività turistiche, di accoglienza e sportive, attività nel ramo alberghiero e della ristorazione al pubblico». Inoltre, già da qualche tempo rappresentanti della proprietà avevano preso contatto con gli uffici comunali per capire le possibilità di realizzare un’attività ricettiva.

Se alla fine questo verrà realizzato, la Piana potrebbe avere una struttura da fare invidia ai migliori resort sparsi per il Paese. La molteplicità di strutture di Villa Reale (e il suo grande parco) potrebbero far immaginare anche il convivere di più utilizzi. Di certo il primo passo sarà il recupero, da effettuare secondo le prescrizioni della Soprintendenza. E non a caso un team dei nuovi proprietari, da qualche tempo, è già al lavoro per individuare le soluzioni migliori per questo gioiello.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
Le celebrazioni

25 Aprile, piazza della Signoria gremita: Stefano Massini legge il monologo di Scurati – Video