Il Tirreno

Lucca

ACCOLTO IL RICORSO DAL GIUDICE DEL LAVORO

Niente trattenute ai 14 infermieri dell’Asl

Niente trattenute ai 14 infermieri dell’Asl

LUCCA. Il servizio ispettivo dell’Asl prese un abbaglio: i quattordici infermieri professionali operavano a favore della Onlus don Baroni perché dal 1997 esisteva una convenzione tra l’azienda...

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LUCCA. Il servizio ispettivo dell’Asl prese un abbaglio: i quattordici infermieri professionali operavano a favore della Onlus don Baroni perché dal 1997 esisteva una convenzione tra l’azienda sanitaria e l’associazione di volontariato che assiste le persone affette da tumori o da gravi malattie. Lo ha stabilito il giudice del lavoro Luigi Nannipieri con una sentenza che accoglie il ricorso di merito presentato dall’avvocato giuslavorista Ilaria Ottolini che in questi due anni e mezzo ha assistito legalmente gli infermieri, coinvolti loro malgrado, in una dolosa vicenda che li aveva colpiti anche nel portafogli. Perché l’Asl aveva trattenuto un quinto dello stipendio in quanto, stando al servizio ispettivo, i 14 infermieri nel periodo 2005-2011 prestavano la loro opera anche alla don Franco Baroni e non erano autorizzati a farlo. In pratica avrebbero dovuto restituire complessivamente 127mila euro oltre agli interessi. Per gli infermieri professionali coinvolti si andava da un massimo di 20mila euro a un minimo di 1700 euro. Somme di denaro il cui prelievo, grazie ad una prima sentenza del giudice legata all’accoglimento della sospensiva, era stato interrotto già da marzo 2013. Con gli infermieri nel mirino dell’Asl a cui in busta paga non venivano più decurtati i soldi pretesi. Il giudice Nannipieri adesso è entrato nel merito della controversia e ha ristabilito la verità dei fatti. Nessun intento di rivalsa da parte degli infermieri finiti sotto accusa, ma il riconoscimento da parte del giudice della loro professionalità e dell’assoluta trasparenza del loro agire. Con la sentenza il giudice ha ridato dignità a quei lavoratori ingiustamente penalizzati anche a livello economico. E per i prelievi effettuati dall’Asl sulle buste paga dei 14 dipendenti prima che vi fosse l’accoglimento della sospensiva a decretarne lo stop il giudice ha condannato l’azienda sanitaria a riversare quel denaro, rivalutato dagli interessi maturati, agli infermieri. Dalle carte che aveva trasmesso l’avvocato Ottolini è emerso che dal 1997 la convenzione Asl-Don Baroni per la costituzione di un servizio di ospedalizzazione domiciliare oncologica viene stipulato con cadenza annuale. (l.t.)

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