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Lucca, morto il 22enne colpito dalla ruota di un’auto al Rally del Ciocco


	Alessandro Valletta e la macchina che ha perso la gomma
Alessandro Valletta e la macchina che ha perso la gomma

Il decesso a dieci giorni dall’incidente a Renaio di Barga. La vittima è un giovane di Pescaglia che stava assistendo alla prova speciale

26 marzo 2024
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PESCAGLIA. È morto oggi all’ospedale di Cisanello di Pisa, Alessandro Valletta, il 22enne di Pescaglia colpito dieci giorni fa dalla ruota anteriore destra di un’auto da rally. L’intervento alla testa aveva lasciato una speranza che oggi è svanita.

La Procura ha acquisito un filmato e la camera car dell’equipaggio dell’auto numero 49 composto dal pilota Federico Gangi e dal navigatore Andrea Ferrari.

È stato nominato un consulente tecnico, l’ingegner Renzo Capitani, professore ordinario del dipartimento di ingegneria industriale dell’università di Firenze. Sarà lui a ispezionare la vettura posta sotto sequestro dopo l’incidente avvenuto il 16 marzo scorso durante la prova speciale di Renaio del Rally del Ciocco.

I quesiti

Il professionista dovrà rispondere a vari requisiti concernenti la meccanica della vettura. La macchina utilizzata in corsa era il prototipo dell’originale o aveva avuto delle modifiche per renderla più competitiva? I bulloni della ruota saltata in corsa erano adeguati e avvitati in modo che non potessero avere cedimenti? C’erano all’interno della vettura adeguati sistemi di sicurezza che potevano impedire l’evento? I controlli erano stati effettuati senza tralasciare il minimo dettaglio in materia di sicurezza dei piloti e degli spettatori al termine di ogni singola prova speciale?

Ai carabinieri - che hanno ascoltato come persone informate dei fatti oltre ai piloti, ai meccanici, al responsabile della scuderia e quello della sicurezza in corsa e gestione del tracciato - sarà demandato anche il compito di verificare se le condizioni del percorso erano adeguate alle sollecitazioni delle vetture e se il pubblico - tra cui il giovane spettatore deceduto - si trovava in sicurezza e comunque poteva trovarsi nel luogo dove è andato a finire il pneumatico. L’impressione è che sarà un’indagine lunga e complessa con il coinvolgimento di decine di persone. In considerazione del decesso del giovane spettatore, il pm dovrà nominare un curatore che rappresenti la parte lesa e formalizzi la denuncia.

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