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Livorno, la Libertas sta bene a casa

di Redazione Livorno
Lo striscione dedicato a Loris Rispoli (foto Stick)
Lo striscione dedicato a Loris Rispoli (foto Stick)

Al PalaModì non si passa, anche la Juvi Cremona finisce al tappeto: altra grande prova degli amaranto

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LIVORNO. Ma quanto è bella la Libertas! Che squadra! Che giocatori, anzi. Che gladiatori! Nel giorno del ricordo di Loris Rispoli (a cui è stato reso omaggio con un toccante minuto di silenzio assoluto, striscioni e la maglia indossata da Piccoli nel riscaldamento) gli Amaranto alla lunga piegano una tostissima e fiera Juvi Cremona che però nulla ha potuto dinanzi al cingolato di Andrea Diana.

Pronti via e la Libertas cerca le vie interne per aprire la difesa di Cremona, ma le mani amaranto sono freddine. Merito anche della difesa ordinata da Bechi. Vecchiola sta appiccicato a Valentini come un francobollo sulla busta e dirotta il mastino Allinei (premiato prima della partita insieme all’altro ex, coach Cece Riva) su Woodson. Buona difesa=attacco fluido: l’equazione della Juvi è esatta e infatti gli ospiti punzecchiano da 3 per il +6 al 6’ (9-15). Diana allora manda Tiby sotto canestro in luogo di Possamai e la LL sembra scuotersi da un primo segmento di partita grigio. Il primo quarto va in archivio con Cremona a +4 (15-19) e va pure bene così. Nel secondo quarto la Libertas con le unghie e con i denti si arrampica sulla partita sospinta dalla tuta blu di un gladiatorio Matteo Piccoli, dal solito Luca Tozzi e da Tiby che gioca da spaccalegna americano: gomiti acuminati, rimbalzi e botte. D’altronde quelli di Cremona picchiano come fabbri (terzo fallo precoce per Bortolin e Barbante) e allora tanto vale adeguarsi al tran tran.

Così la LL sale a +3 (29-26) prima che la tripla di Allinei sancisca il pareggio. La Libertas prova a ripartire, sale a + 4 (33-29), ma poi si pianta. Sbaglia rigori, mentre di là iniziano a crivellare la retina da 3 punti. Morali: 1-12 di break e Cremona scappa via (34-41). Si va al riposo sul -4 con gli Amaranto che hanno tirato male (11/30) e preso meno rimbalzi (17 a 19).

Il terzo quarto è un corpo a corpo pazzesco. La Juvi continua a menare senza sosta e senza pietà, ma gli arbitri cambiano metro (2 soli falli fischiati ai danni degli ospiti nei primi 5’). La Libertas però, pur non essendo brillantissima, rientra. Piccoli mette un paio di triple fuori ordinanza e Tiby dalla media firma il sorpasso: 53-52 al 25’. Un minuto dopo l’episodio che infiamma il Modigliani Forum. Bartoli – con palla in mano – colpisce con una gomitata volontaria Piccoli. Per il 14 amaranto c’è un taglio sopra il naso con una copiosa emorragia. La LL capitalizza e si porta a +5 (57-52). Il sangue di Piccoli sale agli occhi degli Amaranto che battono il ferro quando è caldo. Filoni ruba palla, Woodson mette la tripla e la LL sale a +8 e poi a +12 (66-54) al termine di 3’ di autentico furore agonistico di quello che non può far innamorare il popolo amaranto. Cremona però non muore mai.

Panni mette la tripla del -9 e si va al terzo intervallo sul 66-57, vantaggio solo apparentemente rassicurante per la Libertas, perché Cremona ha garra si risintonizza sulle onde medie della partita: quattro punti a testa di Bortolin e Garrett e tutto di nuovo in discussione (73-67 al 33’). La Libertas però non ci sta: break di 9 a 0, per salire a +15.

Neanche stavolta, però è finita perché Bartoli e Garrett da 3 riportano la Juvi a -9 (82-73 a 2’20” dalla sirena). Le olive nel Martini le mette Niccolò Filoni: slam dunk su assist di Tiby e tap in volante su tripla sbagliata di Woodson. Ma quanto è bella questa Libertas E domenica tutti al PalaMacchia per il big match contro Verona.

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