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Libertas, Woodson supereroe amaranto

di Giulio Corsi
Libertas, Woodson supereroe amaranto<br type="_moz" />

A 10 secondi dalla fine segna il canestro che regala una vittoria straordinaria alla Libertas. Tozzi e Filoni emblemi di un gruppo sempre più solido e il Modigliani Forum impazzisce

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26 secondi alla sirena. Tomassini ha appena sbagliato il tiro libero per un fallo tecnico fischiato contro Andrea Diana. Il tabellone del Modigliani Forum dice Libertas 82, Rimini 83. Il Molten è una palla di fuoco. Ma Avery Woodson indossa il mantello del supereroe: l’attacco amaranto si allarga, tutti fuori, il figlio del bosco si butta dentro le acque riminesi, accelera su Denegri che prova a stargli addosso, poi si diverte con la forza di gravità: step back da 4 metri, tiro, la parabola insacca la retina con un ciuff di rara bellezza. Libertas 84, Rimini 83.

Restano 9 secondi e qualche centesimo. La Dole ha ancora il pallone per vincerla, Dell’Agnello decide di puntare sulle incursioni di Marini, uno dei migliori per Rimini in termini offensivi, insieme a Tomassini e Denegri. Ma il play abruzzese – che con Diana aveva vinto l’A2 due anni fa a Trapani – deve fare i conti con la verve, i muscoli, il petto, la beata gioventù di Niccolò Filoni, che se lo mangia, costringendolo a un tiraccio improbabile.

È il trionfo. Sesta vittoria in nove partite. Secondo posto in classifica, dietro a Pesaro, che qualche settimana fa strapazzammo a domicilio.

Gli oltre quattromiladuecento (leggasi 4.200) del Modigliani Forum se ne vanno con l’adrenalina e le immagini di una squadra capace di far innamorare. È una medaglia che va data alla società, al presidente Marco Benvenuti e a Ferenc Bartocci, la scommessa vinta di giocare nel tempio di Porta a Terra e riempirlo un pezzo per volta, vittoria su vittoria, col grande basket e un gruppo di guerrieri.

Ancora una volta, anzi stavolta più di sempre, non ci sono solo i due americani, i 27 punti di Woodson e la doppia-doppia di Tiby. La vittoria ha la faccia di Filoni, autore non solo della solita immensa partita difensiva, ma anche di una prova d’attacco di sostanza, la sua seconda volta in doppia cifra, con quella penetrazione di potenza a fine terzo quarto che ha segnato il sorpasso amaranto (51-50) e la svolta. E poi, ma in realtà prima di tutti, c’è Luca Tozzi. 8 rimbalzi, 5 assist, 4 falli subiti, 13 punti, la quasi perfezione al tiro. Una prova maestosa, un mix di grinta, atipicità, concentrazione e tempismo, che in attacco e in difesa ha spaccato le certezze di Sandrokan. Citiamo qui tre azioni da incorniciare nella sua partita incredibile: il tap-in (con tiro libero aggiuntivo) che ha spedito la Libertas sul massimo vantaggio (60-52), lo sfondamento subito da Tomassini nel momento di massima trance agonistica dell’esterno riminese che aveva riavvicinato i romagnoli sul meno 3 (64-61) e i 5 punti di fila chiusi da una tripla da sballo che hanno riportato la doppia L sulla luna (71-63).

È stata una domenica di grande basket, dove Diana e Dell’Agnello hanno giocato a scacchi usando tantissimo zona e zone adeguate e modificando in corsa spesso le scelte offensive. Il coach livornese era partito puntando molto su Possamai ma alla fine, ancora una volta, l’abbassamento del quintetto è risultato decisiva. La Libertas ha girato bene palla, con alcune azioni da applausi. Anche stavolta gli amaranto erano partiti senza calibrare il mirino, con lo scout che alla fine del primo tempino diceva 2/13 da tre punti.

Denegri ci ha fatto vedere per un po’ i mostri e la Dole è balzata sul più 8 dopo nove minuti (10-18). Ma la LL by Diana non è squadra che si sfalda, l’ha già dimostrato ampiamente e con Valentini e il warm-up di Woodson è rientrata 20-21 a inizio secondo tempo. Da lì è stato un tira e molla con la Dole avanti ma la difesa amaranto in lievitazione, fino al 51-50 firmato Filoni (27’30”). Per due volte i livornesi hanno allungato sul più 8 ma non sono riusciti ad uccidere il match e Rimini col suo talento ha trovato il 75 pari al 37’ (tripla di Denegri) e addirittura il sorpasso con Tomassini da tre a -1’23” (79-81). La tripla di San Valentini ha rimesso le cose a posto (82-81), Marini ha riportato avanti la Dole (82-83 a 26”), poi c’ha pensato Woodson. 
 

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