Gabrovsek mette le ali alla PL
Lo sloveno micidiale, segna 23 punti e fa il 2/2 decisivo dalla lunetta a 5” dalla fine San Severo frena dopo 6 vittorie consecutive, la Verodol resta in testa alla classifica
Il boato trafigge le pareti. “Fino alla fine forza PL”. Già, “fine alla fine”, perché ormai ci siamo abituati alla sofferenza. E per fare un respirone bisogna aspettare che il cronometro indichi 5” alla fine, quando Gabrovsek fa 2/2 e scava il solco (73-69) stavolta davvero incolmabile per San Severo. Una cosa è certa: chi paga il biglietto per andare a vedere la PL, spende bene i soldi e non si annoia mai.
Con le unghie
Partita tosta. Vinta con le unghie, miscelando un po’ di tutto: grande pallacanestro, blackout improvvisi, accelerazioni, palle perse (21, troppe), tratti di difesa d’acciaio, medie da tre deleterie (6/23, 26%), tanto cuore. Diciamo che non c’è stata forse grande continuità nell’arco della partita, ma vanno dette tre cose: 1) la PL comunque è rimasta avanti 30 minuti su 40. 2) San Severo veniva da sei vittorie, 3) Leonzio ha giocato con una contrattura (più la maschera) ed era al 50%.
Detto tutto questo, alla cassa ci va la PL. Che resta prima insieme a Roma e Latina (Caserta è a meno 2 ma con una partita in meno) e firma il suo ottavo successo in nove partite. Vi pare poco?
Che Gabro
L’Italia importa dalla Slovenia soprattutto energia elettrica, gas e vapore. La PL del gas e del vapore se ne fa poco, ma con David Gabrovsek ha importato energia allo stato puro: 23 punti in 30 minuti, un muro di cemento armato in difesa e quel 2/2 finale che ha messo la ciliegina sulla torta.
Noi poveri umani reduci da Zahariev e Hazners, non ricordavamo che gli stranieri fanno la differenza. Gabrovsek è il classico giocatore che fa la gioia degli allenatori ma riempie anche gli occhi e la pancia dei tifosi. Ieri sera, quando è uscito dal palasport per ultimo, c’è stato un boato per lui.
Allungo e cambi
Che San Severo fosse un bel crostino si sapeva. E bastano un paio di giri di lancetta per trovarsi già a guardare il tabellone preoccupati. Pronti via e siamo subito 2-9, con la difesa match-up di San Severo difficile da digerire e PL che nella propria metàcampo fa qualche pisolino di troppo (16-21).
Basta però migliorare un po’ la circolazione della palla, due bombe di Mennella aprono un foro nel muro e il 12-2 per la PL cambia l’inerzia del match (28-23). A fare la differenza sono soprattutto i cambi: Turchetto ha già girato 9 uomini dopo 7 minuti, dall’altra parte San Severo ha quattro giocatori rimasti in campo per tutto il primo tempo. Appena Bernardi pesca dalla panchina, il livello si abbassa. Risultato: la PL accelera e va all’intervallo lungo sul 39-32 con Gabrovsek già a quota 14 .
Cambio quintetto
Nel terzo quarto Turchetto schiera un quintetto vietato ai maggiori di due metri: Venucci, Alibegovic, Mennella, Lucarelli più il fuoriquota Klyuchnyk. La mossa funziona, la PL vola a più 10 (58-48) e si tuffa nell’ultimo quarto con 8 punti di vantaggio.
La volata
Come anche in altre partite, la PL ha forse il difettuccio di non riuscire ad uccidere la partita quando c’è una mezza occasione. Nell’ultima frazione ogni attacco è sofferto, sul più 10 (65-55) arriva un break di 0-9 (65-64), e dopo San Severo ha anche il tiro del pareggio ma lo fallisce. A 18” dalla fine Venucci fa 2/2 dalla lunetta (69-65), sembra finita ma Mobio mette subito una tripla (69-68). Altro fallo, altro viaggio in lunetta, stavolta è Leonzio che fa 2/2 a 11” dalla fine (71-68). Gli ospiti hanno la chance del tiro del pareggio ma Venucci giustamente fa fallo a 6” dalla fine: 2 liberi per Mobio che fa 1/2 (71-69). Altro fallo immediato, a 5” dalla fine, su Gabrovsek: lo sloveno è glaciale, 2/2 e braccia al cielo.
In un PalaMacchia ancora pieno e caldissimo, può finalmente iniziare la festa.
