Libertas, è un ultimo quarto da urlo
La difesa spegne i bombardieri di Brindisi concedendo solo 7 punti nei 10’ decisivi: Tiby enorme sotto le plance, gli amaranto recuperano dal meno 10 e alla fine trionfano
LIVORNO. Arriva una grande vittoria per la Libertas, che dopo il debutto poco convincente di Brescia ed i due punti raccolti a Pesaro, trova quella quality win che serviva per accendere i riflettori sul proprio cammino, contro una grande del campionato, battendo Brindisi con una prova estremamente convincente.
Woodson firma una seconda frazione anonima, ben contenuto da Brindisi, finendo con 5 su 16 al tiro e 5 perse. Premesse statistiche che alla vigilia, avrebbero dato poche possibilità di successo agli amaranto, contro la formazione pugliese che nelle prime due giornate aveva segnato ben 90 punti di media.
Ma la Libertas riesce ad essere concentrata e solidissima in difesa (solamente 62 punti concessi alla fine a Brindisi). Per questo aspetto, la mente cestistica di Andrea Diana è veramente di primissima qualità e con lo staff sono riusciti a preparare un piano partita perfetto, che porta due punti prestigiosi per la classifica.
La Libertas sceglie di partire con Tiby da ala forte, nonostante avesse fatto bene da 5 a Pesaro, con l’idea di dare più fisicità al suo quintetto iniziale, lanciando Possamai insieme a Filloy, che prende le chiavi della regia al posto di Valentini. Fino dalle prime battute, si capisce che le difese prenderanno il sopravvento sugli attacchi, all’interno di un match molto fisico e ben preparato tatticamente. Il solito Woodson mette due triple importanti, Brindisi fa male con i pick&roll centrali, il primo quarto si chiude con la Libertas avanti 15 a 13.
Si riparte con cattive percentuali da ambo le parti, Brindisi cerca di attaccare sistematicamente Valentini e Tozzi sui cambi, Libertas costruisce buoni tiri aperti ma senza la capacità di metterli con continuità. Si va all’intervallo lungo a contatto (22-24), con gli amaranto che non attaccano con la necessaria cattiveria il ferro e sono troppo perimetrali (solo 2 liberi tentati) e con quasi tutti i punti del proprio bottino, messi a segno dai due stranieri (17 da Woodson e Tiby).
Nel terzo quarto gli attacchi prendono più fluidità e concretezza, con Copeland che si mette in proprio e disegna il break per Brindisi, con una serie di giocate da fuoriclasse assoluto. Libertas tiene grazie ad un solidissimo Tiby (alla fine 20 e 8 rimbalzi per lui) ed alla personalità di Valentini, finalmente concreto anche nella metà campo offensiva. Lo staff amaranto prova anche qualche passaggio difensivo a zona, ma si entra nell’ultimo quarto con gli ospiti avanti (48-55).
Si entra nel rush finale, Diana prova la carta del quintetto piccolo, giocando super small con addirittura Filoni da 4, spesso accoppiato con Esposito. La mossa funziona, anche perché sotto la spinta di Fantoni che lotta come un leone su ogni possesso, la Libertas sale di colpi difensivi (solo 7 punti alla fine concessi a Brindisi nel quarto) e ricuce lo svantaggio ed impatta a 2’18” dalla fine con Tiby dalla lunetta.
Piccoli firma il sorpasso con una corner three sul possesso successivo (62-59 a 1’36”), mentre su altro lato Copeland forza malamente un paio di possessi, grazie soprattutto alla superlativa difesa LL. Sono poi Filloy e poi Tozzi dalla lunetta a mandare i titoli di coda, regalando un successo di assoluto prestigio agli amaranto.
La prossima
Giusto il tempo di esultare in mezzo al campo, davanti alla fantastica cornice del ritrovato PalaModì e subito vanno riallacciate le scarpe, recuperate le energie e soprattutto l’idea di non perdere concentrazione. Mercoledì turno infrasettimanale e trasferta a Pistoia, vincitrice sul difficile campo di Torino. Ma la Libertas vista a questo giro, può giocarsela davvero con chiunque.