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Libertas, la salvezza come uno scudetto – Video

dall’inviato Giulio Corsi
Libertas, la salvezza come uno scudetto – Video

Vittoria pazzesca a Spezia nel drammatico spareggio contro Vigevano davanti a mille tifosi. Banks eroico con Tozzi e Douvier, la bandiera amaranto sventolerà ancora in serie A2

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LA SPEZIA. Questo è come uno scudetto. Livorno resta in serie A. La bandiera amaranto continuerà a sventolare tra i grandi del basket. Questa è un’impresa. È Ulisse che torna a casa e si riprende Itaca. È il riscatto di un popolo che undici mesi festeggiava Roseto e poi ha ricominciato a soffrire. È la vittoria di una squadra che ci ha fatto tremare ma che alla fine ha vinto con lo spirito libertassino. È la ragione di una società, che in estate ha creduto in Adrian Banks - 152 punti e 203 minuti in campo in dieci giorni, 43 punti e 50 di valutazione nella notte della verità, la sua ultima notte da giocatore -, e che in primavera ha portato i correttivi vincenti, come Pollone e Douvier, fondamentali in questa serie e in questo spareggio. Finisce col trionfo della spedizione dei mille nel golfo dei Poeti, tra i contenitori e il salmastro che ricordano un po’ casa, una serata cominciata male come sempre, anzi peggio di sempre.

Alla palla a due la Libertas è sul tasto off, Vigevano no e dopo nemmeno 5 minuti i ducali ci hanno già doppiato: 6-12 con tripla di Francis, dice il tabellone, ma soprattutto lo scout parla di 3 palle perse e 4 rimbalzi d'attacco concessi. Italiano entra dalla panchina ma fa due falli in un minuto e torna a sedere. La Libertas pian piano si sintonizza sul canale giusto, Banks si scalda, il divario si scorcia fino al 13-16. Ma Vigevano picchia, la partita è nervosa, gli arbitri cominciano a fischiare a senso unico e quando sul 15-19 comminano un fallo a Bargnesi su Rossi, Italiano perde il controllo, si alza dalla panchina, contesta la decisione, prende tecnico, continua protestare e viene espulso. La sua serata finisce lì, negli spogliatoi del PalaMariotti, e anche la sua avventura in amaranto. Vigevano ha 5 tiri liberi di fila, ne mette 4, poi segna anche Strautmanis e nel giro di nove secondi gli amaranto sono a meno 10, 15-25.

Per chi non ha fede è l'inizio della fine. E invece è lì che inizia la resurrezione. Con la tripla di Bargnesi si va in panchina sul meno 7, poi è un monologo lento e progressivo e nel secondo quarto la Libertas l'agguanta, iniziando a giocare di squadra, anziché affidarsi solo e soltanto al suo imperatore. In difesa Pollone è un guerriero, è arrivato un mese ma ha già il sangue amaranto. Come Luca Tozzi, dimenticato troppo a lungo in questa serie, che Di Carlo deve spedire dentro per l danno di Italiano, riscuotendo subito dividendi preziosi, col suo tempismo al rimbalzo, l'agilità, l'atipicità offensiva, la capacità di attaccare il ferro e aprire l'area a fette, l’intelligenza tattica sopraffina. La tripla di Banks segna il pareggio e chiude un parziale livornese di 10-0 in 3 minuti. Il 25 pari non è un segnale di fumo, è un messaggio di speranza al mondo libertassino, alla pallacanestro italiana, la Libertas è viva e questo spareggio vuole giocarselo fino all'ultima goccia di sangue.

Si va avanti punto a punto, fino al 33-34, lì si iniziano a vedere i cavalli nel motore e la Libertas prova a dare la prima sgassata con l'eroico Banks, sempre raddoppiato e picchiato senza tutele, con Douvier che cresce minuto dopo minuto e trova canestri e rimbalzi pesantissimi, e Fantoni costretto a fare gli straordinari per la serataccia di un Buca che in questa serie si è eclissato. Si vola a più 8, 42-34, Vigevano non molla e in un baleno torna lì, 42-39 al riposo.

Ma il libeccio sta montando e dopo l’intervallo gli amaranto fanno di nuovo le prove di fuga: con un canestro di Tozzi e 8 punti di fila del papa nero, gli amaranto schizzano sul più 10, 54-44 al 24’. Ma la luce è ancora un puntino lontano migliaia di chilometri e infatti la squadra di Pansa in 90 secondi annulla il gap e con un parziale di 15-2 mette di nuovo il muso avanti, 56-59 con due liberi di Francis. È un patimento, una sofferenza, sembra di essere al quindicesimo supplementare di gara–uno, al 35’ Vigevano è ancora avanti di 2, 67-69, poi Banks, Douvier e Tozzi la riprendono in mano mentre Santa Giulia s’avvicina e non ce n’è più per nessuno.

 

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