La Libertas non muore mai
Vittoria incredibile contro Vigevano dopo 40 minuti ad inseguire Gli amaranto rientrano dal -20 e schiantano i ducali all’overtime
LIVORNO. Una serata incredibile, un miracolo sportivo, una notte – quella di martedì 13 maggio – che resterà nella storia, una vittoria che non può non valere il biglietto per l’A2 (anche se la serie è ancora lunga). La Libertas vince una partita impossibile, ancora al supplementare, dopo essere stata sotto per 39 minuti e 51 secondi, rientrando dal meno 20, scacciando demoni e gufi, regalando una notte di orgoglio al suo fantastico popolo che ci ha sempre creduto.
La partita
Vigevano parte come un razzo: i ducali piazzano 4 triple in due minuti e saltano sul 4-11, la Libertas rintuzza fino al 15-16 (tripla di Allinei) ma da lì inizia la salita che diventa sempre più ripida. Vigevano fa canestro sempre, ispirata da fuori ma anche agevolata da cambi difensivi che non pagano. Dopo 12 minuti i ducali sono già a 32 e toccano la doppia cifra di vantaggio (più 11), Livorno fa una fatica enorme a trovare il canestro, la scelta di giocare senza Hooker pesa come un macigno, la LL soffre la difesa aggressiva sugli esterni della squadra di Pansa, non serve i lunghi, Douvier prova ad attaccare il ferro ma si schianta, Banks paga gli straordinari di domenica, l’unico che regge è Allinei ma azione dopo azione la partita diventa un film dell’orrore: quando prima della seconda sirena Smith schiaccia di prepotenza per il più venti (38-58) i tifosi amaranto vedono i mostri. Serve un miracolo, un moto d’orgoglio, serve la libertassinità che finora non si è vista nemmeno col cannocchiale. E come il maestrale nelle giornate di afa nel terzo quarto inizia a soffiare il venticello: Bargnesi dà l’esempio tuffandosi su un pallone come se fosse Superman, poi entra in moto il capitano che tira fuori la garra labronica e vent’anni di serie A spiegando a Smith che non può venire a fare il fenomeno in via Allende e l’americano di Vigevano, che con la sua agilità aveva dominato in area, prende prima tecnico poi commette antisportivo e finisce negli spogliatoi (44-61). È la svolta perché cambiano gli equilibri tattici ma anche mentali della partita: la Libertas ripiomba a meno 20 (44-64), da lì due filotti di Filloy e Italiano danno il via alla rimonta, mentre Douvier accende i motori e inizia a dominare sotto canestro e a bordo campo Hooker sembra il capo degli Sbandati. Al 34’ la Libertas si riporta a meno 1 (76-77) con tripla di Tozzi, che Di Carlo tiene in panca per tre quarti. Ma Vigevano è dura a morire, si incunea nella stanchezza dei livornesi, trova qualche rimbalzo offensivo e torna a più 9 (81-90 al 37’). Finita? No, la Libertas è d’acciaio, due triple di fila di Banks e Allinei la riportano in vita (87-90), Francis riallunga, risponde Pollone dall’arco (90-93 a 53”), Filloy scorcia (92-93 a 20”) e quando Stefanini mette un solo tiro libero (92-94 ameno 18”), il pallone finisce nella cassaforte di Banks che firma il primo pareggio della partita 94-94 a 9” dalla sirena, che ci rispedisce al supplementare e da lì in Paradiso. Perché poi ci pensa ancora il nostro papa nero a firmare il primo vantaggio e quando c’è da uccidere la partita Filloy impugna l’arco e piazza due triple che fanno decollare la Libertas fino al 103-96 e al trionfo.