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Basket / Serie A2

Libertas, la prima fumata è amaranto: Vigevano battuta dopo due supplementari

di Giulio Corsi

	Adrian Banks i migliori per la Libertas (foto Stick)
Adrian Banks i migliori per la Libertas (foto Stick)

Un Banks mostruoso trascina la squadra livornese. La tripla di Italiano aggancia i ducali a 35” dalla fine, martedì si replica al PalaMacchia

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LIVORNO. La prima fumata è amaranto. Arriva dopo una maratona incredibile di due tempi supplementari, una sofferenza infinita, che regala alla Libertas il primo mattoncino salvezza. C’è un papa nero in via Allende ma stavolta non si chiama Francis, il suo nome è Adrian Banks. L’ex treccina di Memphis si carica la squadra sulle spalle nel finale, attacca il ferro a ripetizione (uno dei pochi in casa livornese), subisce falli e diventa un incubo per chiunque Pansa gli metta addosso. Alla fine il suo scout dice 34 punti e 10 falli subiti. E se il mirino dalla lunga è impreciso (2/10), il paradiso arriva con un gigantesco 14/14 dalla lunetta, il canestro del pareggio (94-94) del primo tempo supplementare, 7 punti segnati negli ultimi tre minuti del secondo supplementare. Una divinità che ieri pomeriggio ha spiegato a tutti cosa significa essere un campione.

Con Banks almeno altri quattro amaranto si affacciano al soglio pontificio in questa partita che comunque vadano i playout, resterà nella storia. Il primo è Allinei, che rindossa la veste di Gregorio Magno e con una prestazione vicina a quella di undici mesi fa a Roseto è a lungo il trascinatore della Libertas, con 4 triple, la quasi infallibilità da due e una partita meravigliosa sui due lati del campo con la grande difesa sull’incredibile Francis in alternanza a Matteo Pollone, e non è un caso che ci sia la firma difensiva di Greg e Matt sul recupero e la stoppata al play di Vigevano nel contropiede che poteva uccidere i sogni livornesi a 4 secondi dalla fine del primo tempo supplementare sul 94 pari.

Nella lista dei grandi c’è anche Nazareno Italiano, giocatore che in questi mesi ha spesso subito critiche, anche feroci, ma che ha dimostrato anche ieri spessore caratteriale e talento: si spiega così la tripla che ha salvato la Libertas a 35” dalla fine del tempo regolare, il momento forse più drammatico della serata, con i lombardi passati avanti (80-83) grazie ad un’azione da tre firmata Rossi-Peroni. Naza ha ricevuto sulla sua mattonella, quella da cui già sbagliò alcuni tiri decisivi e col coraggio dei vincenti ha caricato la bomba telecomandandola nella retina.

Ultimo ma solo per concedergli la standing ovation, il capitano: Tommaso Fantoni è stato monumentale nonostante due rigori sbagliati. Costretto a giocare 25 minuti per i 3 falli dopo 3 minuti di Buca, ha tenuto testa all’agilità di Smith, ha schiantato Strautmanis, strappando 11 rimbalzi e servendo 4 assist, due al bacio.

Quando quattro tiri liberi di fila di Banks hanno inchiodato il tabellone sul 106-100 a 58” dalla fine del secondo overtime il popolo amaranto ha capito che era fatta, si è alzato in piedi per questa squadra che l’ha vinta col cuore, la fame e i sassolini di tutti (non dimentichiamo i rimbalzi finali di Tozzi e la partita di Hooker), mentre il presidente Benvenuti scoppiava in lacrime.

Ma se il finale è stato dolce, tante cose sono da rivedere in vista di una serie straequilibrata: Vigevano non hai mollato mai, giocando ogni azione con la clava e resuscitando due volte dal purgatorio, prima sul 42-33 del 19’, poi sul 51-43 del terzo quarto, anche per ingenuità offensive che dovranno essere evitate quando c’è da allungare. I 17 rimbalzi offensivi concessi sono un tarlo da sistemare (sicuri che in una serie così Fratto debba patire in tribuna?), la difesa spesso ha concesso canestri facili a una Vigevano che ama giocare in velocità, i tagli sul fondo di Smith per gli assist di Francis hanno fatto spesso male.

Ma la prima, si sa, è sempre la più difficile e portarla a casa ha un peso psicologico enorme. Domani sera si replica, vietato rilassarsi, l’obiettivo è mantenere il fattore campo.
 

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