La guida
Pielle, luci e ombre dopo il girone d'andata: i top, i momenti indimenticabili e le chiavi di svolta per il futuro
La vittoria con Roseto la pagina più bella di un girone positivo. Bonacini, Venucci e Leonzio sono i top, lo straniero e la crescita di Vedovato le chiavi
LIVORNO. Con la indimenticabile vittoria su Roseto, la Toscana Legno PL ha concluso, così come tutte le altre squadre di A2 e B, il suo girone d'andata. Momento giusto, quindi, per tracciare un bilancio della parte ascendente del campionato.
Cosa va
Il carattere di ferro della squadra, prima di tutto, capace di reagire a una lunghissima serie di contrattempi e di essere, bene o male, al terzo posto della classifica. La sua compattezza, l'unione del gruppo, un tutti per uno uno per tutti elevato all'ennesima potenza. La difesa, primo punto di forza, se è vero che ogni squadra (capolista compresa) che gioca contro la PL a fine partita segna meno di quelle che sono le sue medie stagionali. Il lavoro di Campanella che piano piano, superando anche momenti difficilissimi (vedi la durissima contestazione dopo la larga sconfitta interna con Virtus Roma) ha cominciato a dare alla squadra, completamente nuova, un'identità anche offensiva (non a caso sono saliti i punti realizzati a gara), un gioco più fluido e piacevole rispetto a quello impacciato delle prima giornate, quando raramente si arrivava ai 70 punti segnati. La partecipazione del pubblico, l'affetto quasi commovente che c'è fra giocatori e popolo piellino, capace di seguirla anche nelle trasferte meno agevoli.
Cosa non va
Si dovesse guardare solo all'ultima partita, niente. Ma dovendo prendere in esame tutto quanto successo da fine settembre a oggi, possiamo parlare del gioco a inizio campionato troppo perimetrale, affidato all'80% se non di più al trio Leonzio, Bonacini, Venucci con mancanza di un gioco interno, un po' per mancanza di schemi adeguati un po' per gli impacci del pacchetto dei lunghi. Non va, ma questo non è colpa di nessuno, che la squadra non abbia mai potuto giocare al completo se non in una occasione su 19 (in casa con Fabriano, prossima avversaria dei biancazzurri). A molti non sono piaciute le incertezze sul caso Zahariev, la cui dolorosa vicenda poteva arrivare prima a conclusione. Non va, e sarà necessario che migliori, il rapporto che Vedovato ha con i falli. Al momento il centro titolare della squadra commette un fallo ogni 6 minuti di gioco. Un handicap che non ci si può permettere, non ora e meno che mai ai play-off.
Il migliore
Difficile scegliere fra Venucci e Bonacini. Per la verità anche Leonzio avrebbe meritato di entrare in nomination, ma le partite saltate ci fanno restringere la scelta ai due citati. Bonacini ha avuto una continuità di rendimento impressionante, è il leader emotivo della squadra, gioca per gli altri ma sa anche mettersi in proprio (13,7 punti a gara) e, almeno per ora, non sembra accusare il peso di un minutaggio forse superiore a quello previsto, almeno a giudicare dalla velocità con la quale è sfuggito, nell'ultima azione con Roseto, al tentativo di fallo degli uomini di Gramenzi. Venucci è il giocatore che accende la folla, eletto da subito a beniamino dalla curva. Suoi i tiri più spesso risolutivi, tiratore di striscia come pochi, è l'unico ad andare oltre il 40% nel tiro da 3, che resta arma insostituibile nel gioco della PL.
I rimpianti
La sconfitta interna con Ravenna, una partita che oggi, anche senza straniero, la PL non avrebbe mai perso. La figuraccia interna con Virtus Roma che dette vita a una contestazione comunque eccessiva e ingenerosa, per fortuna oggi dimenticata dall'una e dall'altra parte. Per il resto c'è poco dal rimpiangere se non, come già detto, il non aver mai avuto la possibilità di giocare con la squadra che Petronio e Campanella avevano disegnato in estate.
Le prospettive
La PL ha concluso il girone d'andata con 6 sconfitte, tante se rapportate all'unica di Roseto o alle due di Legnano nel ben più agevole girone A. Ma nemmeno troppe se si pensa che la Caffè Toscano del campionato scorso, che poi vinse la regular season, ne ebbe 5 al giro di boa. Vero è che, con l'equilibrio in alto che c'è in questa stagione, con Leonzio fuori ancora per un po' e con lo straniero ancora di là da essere utilizzato, sembra utopico anche solo pensare di poter fare la stessa striscia di 16 vittorie consecutive che caratterizzarono il girone di ritorno della PL 2023/2024. Come noto il regolamento manda ai play-off diretti le prime sei squadre alla fine delle 38 giornate. Dando per scontata la presenza di Roseto, restano sette squadre (da Gema fino a Jesi) che sembrano poter aspirare all'ingresso immediato nella post season. Due di queste resteranno con il cerino in mano e dovranno passare dagli insidiosi play-in che comunque, anche in caso di vittoria, garantiranno una posizione nel tabellone assai scomoda. Il calendario non è nemico, perchè manderà in trasferta solo a Roseto e Roma Virtus, mentre in casa i biancazzurri riceveranno le due termali, Luiss e Ruvo, queste ultime due già battute a casa loro. Ma di miracoli non si può vivere in eterno. Tantopiù che l'età media della squadra potrebbe creare qualche problema quando si giocherà (già dalla prossima settimana) ogni tre giorni. E' indispensabile che le rotazioni vengano allungate.