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Brindisi-Libertas è un ko da smacchiare con Ariel

di Fabrizio Pucci
Brindisi-Libertas è un ko da smacchiare con Ariel

Filloy la nota lieta di una sconfitta che lascia mille recriminazione alla Libertas. I flash degli assurdi ultimi 263 secondi e la voglia di pensare subito a Vigevano

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LIVORNO. Nemmeno a rivedere decine di volte gli ultimi 4’ e 23” della partita del PalaPentassuglia ci si riesce a capacitare di come sia stato possibile gettare alle ortiche due punti che avevano tutta l'aria di essere già nel forziere amaranto. Che cosa sia successo in quei maledetti 263” non è dato di saperlo. La Libertas non è una squadra di ragazzini, ma in questo caso l’esperienza non è servita a congelare il sangue nelle vene. Tiri liberi sbagliati, palle perse, un paio di conclusioni aperte che hanno visto il Molten entrare e uscire dall’anello. Insomma: la Libertas si è mangiata un’occasione d’oro in un cacciucco di errori rimasto indigesto per tutta la notte.

I precedenti

Non è la prima volta che gli amaranto regalano la partita agli avversari. È accaduto nel derby dell’8 dicembre 2022 perso dopo essere stati a +7 nei minuti finali. E la storia si è ripetuta un mese e mezzo dopo a Pavia quando l’unico sorpasso subito arrivò a 47” dalla sirena. In entrambi i casi però la squadra reagì alla grande perché dopo quelle lezioni aprì una lunga striscia di vittorie. E siccome nel codice genetico della Libertas c'è la capacità di risorgere, è opportuno pensare positivo in vista della prossima partita interna, lo scontro diretto con Vigevano.

Finalmente Ariel

La trasferta di Brindisi comunque non è tutta da gettare nell’immondizia. Anzi. Giova infatti ricordare che nel contesto di una giornata non indimenticabile di Hooker e Italiano (due quinti dello starting fine, con ‘Nazza’ letteralmente massacrato dagli arbitri) è sbocciato Ariel Filloy autore di una prestazione maiuscola macchiata in minima (ma proprio infinitesimale) parte dal tiro libero sbagliato che avrebbe portato la LL sul 73-76. Non solo. Dopo settimane di viaggi a vuoto con partite finite al 30’ a questo giro i ragazzi di Andreazza hanno sfiorato il successo grazie a una prestazione solida fino al 36’.

Il bivio

La sconfitta fa male. Ha tolto ore di sonno e il risveglio è stato triste come quello di Don Abbondio che si ricorda dell’incontro della sera prima con i bravi. Adesso però ci sono due strade da imboccare. La prima è quella di resettare e di non permettere che l’anima venga graffiata oltremodo dalle unghiate brindisine. E se Fantoni e soci prendono questa via, la conseguenza immediata è che al successivo crocevia, quello delicatissimo, di domenica prossima con Vigevano, rivedremo una Libertas tosta e cattiva, copia conforme di quella che ha vinto le ultime tre in casa.

La saggezza di Andreazza

L’opera di cicatrizzazione della ferita inferta da Brindisi è iniziata 10’ dopo il suono della sirena del PalaPentassuglia grazie alle sagge parole di Andreazza. Che gli girassero vorticosamente le scatole, lo avevano capito anche i bambini, ma il tecnico di Montebelluna ha parlato semplicemente di ‘dettagli’ che hanno fatto la differenza. Non ha mortificato la squadra, composta da uomini veri e già sufficientemente prostrati per conto loro. A proposito di incroci e di strade da percorrere, domenica coach Marco ha illustrato la via. Chi vuole bene alla Libertas deve andargli dietro perché contro Vigevano sarà vietato fallire. Vincere contro la Elachem significherebbe assicurarsi il 2-0 negli scontri diretti con i Lomellini che verranno qui carichi a palla visto che sono reduci dai successi consecutivi con Cento e Torino.
 

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