Livorno calcio, silenzio di Esciua sulla proposta di Locatelli. E le adesioni arrivano a quota 600
L’offerta per l’acquisto della società è valida fino a venerdì prossimo, 31 maggio. Intanto il presidente punta su Paolo Indiani come possibile nuovo allenatore
LIVORNO. Due rette parallele che, almeno per adesso, non si incontrano. Quali? Quelle tra il progetto “Il Livorno siamo noi” di Andrea Locatelli e l’attuale proprietario del Livorno Joel Esciua. Il patron ieri era nel tondino del Picchi per seguire la gara degli juniores nazionali contro il Treviso e ancora non ha dato risposta alla proposta di 600mila euro del gruppo Locatelli, valida comunque fino al 31 maggio. Ancora qualche giorno per capire la volontà di Esciua, che nel frattempo sta sondando alcuni allenatori (senza grossi responsi) , mentre le pre-adesioni sul sito del progetto tra pubblico e privato aumentano ogni giorno.
600 adesioni
Nel giro di ventiquattro ore scarse le pre-adesioni sul sito di “Livorno siamo noi” erano state 450. Nella giornata successiva, quella di ieri, ne sono arrivate altre 150, per un totale di 600. Un buonissimo numero considerato che si tratta solo di due giorni e che ancora il progetto non ha ricevuto alcun cenno di risposta da parte di Esciua. Probabile che sui canali social di Livorno siamo noi in questi giorni vengano organizzati nuovi appuntamenti per far sì che tutti possano conoscere ancora meglio il progetto e che a ogni dubbio della tifoseria possa esserci una risposta da parte di Locatelli e dei suoi uomini.
Esciua in silenzio
Il campionato del Livorno è finito il 12 maggio con i playoff, ma la stagione era già stata virtualmente chiusa almeno quindici giorni prima. In pratica è da un mese che la società amaranto sta pensando ad organizzare la nuova stagione. Il presidente Esciua è rimasto in città e in queste settimane ha rilasciato solo il comunicato che però precedeva la proposta di acquisto del gruppo Locatelli. Come interpretare questo silenzio? Le risposte potrebbero essere tante, ma quella giusta la conosce solo il patron brasiliano. Nei giorni scorsi vi abbiamo parlato di come il primo nome sulla lista per quanto riguarda la panchina sia quello di Paolo Indiani. L’ex trainer dell’Arezzo però ha chiesto quindici giorni di tempo perché su di lui c’è anche il Grosseto, che a sua volta cerca di capire cosa vorrà fare Malotti e in più spera in qualche possibilità di ripescaggio. Un altro nome che era piuttosto scontato che Esciua contattasse è quello di Luca Tabbiani. L’ex allenatore di Fiorenzuola e Catania lo scorso anno era stato il pallino del presidente amaranto. In queste settimane ci sono stati nuovi contatti, ma per adesso la pista che porta a Tabbiani rimane fredda. La speranza è che, in caso di permanenza di Esciua, non venga dato vita al solito casting visto prima in estate e poi in inverno.
Ciobanu in nazionale
Ottima notizia per il giovane portiere Danko Ciobanu che in stagione ha disputato anche cinque partite da titolare tra campionato e Coppa Italia con la prima squadra. L’estremo difensore classe 2005 è stato convocato per un camp di allenamento con la nazionale Moldava Under 21 dal 2 al 12 giugno e per l’amichevole contro la formazione pari età della Slovacchia l’11 giugno.
Ciao Roberto
È notizia delle scorse ore la morte di Roberto Gori, portiere che nella propria carriera ha avuto un’importante parentesi con la maglia amaranto. Gori, scomparso all’età di 86 anni, aveva difeso i pali del Livorno per cinque stagioni, tutte in Serie B, dal 1967-68 al 1971-71 scendendo in campo con il Livorno per oltre 100 partite.
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