Seravezza-Livorno: stadio vietato ai tifosi amaranto dopo gli scontri con i massesi
Ordinanza del prefetto di Lucca: niente biglietti per la trasferta. Il sindaco Salvetti: «Incomprensibile, un’ingiustizia». Esciua: «Sconcertato»
LIVORNO. Il prefetto di Lucca vieta ai livornesi l’ingresso allo stadio di Seravezza. Niente trasferta, domenica 3 marzo, per le centinaia di supporter amaranto che con passione seguono la squadra in tutti i campi della Toscana. La decisione il primo marzo dopo una determinazione dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, un organo del ministero dell’Interno, che chiedeva di «valutare la possibilità di adottare il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti della provincia di Livorno, in quanto non può essere escluso il ripetersi degli scontri messi in atto dalle tifoserie organizzate e contrapposte del Livorno e della Massese».
I disordini sono quelli avvenuti, domenica scorsa, fuori dal Magnozzi (alle Sorgenti), con un gruppo di tifosi amaranto, partito appositamente dal Picchi, venuto a contatto con i supporter della Massese, reduci dal 2-2 contro la Pro Livorno Sorgenti e diretti verso la stazione per tornare a casa. Duecento i bianconeri presenti in città, un po’ meno i livornesi che nel reticolo di strade li hanno sorpresi a sassate, probabilmente per “vendicarsi” dopo il caos provocato un anno fa sempre dai massesi nel quartiere. «Vietare la trasferta dei tifosi a Seravezza – spiega il sindaco Luca Salvetti – è per me incomprensibile. I supporter amaranto da tre anni sono presenti in tutti gli stadi o campi sportivi di quarta o quinta serie senza aver mai creato problemi, anzi accolti sempre con grande simpatia. Vietare a loro di poter sostenere la propria squadra in una partita molto importante la ritengo una vera e propria ingiustizia, soprattutto perché anche nel recentissimo passato è stato consentito di fare trasferte a tifoserie, che da giorni annunciavano un arrivo animato e rischioso nei luoghi dove si disputavano le gare».
«Facciamo fatica a comprendere tale decisione presa di venerdì, con i biglietti già venduti e che danneggia la tifoseria – le parole del club Magnozzi – la squadra e la società del Livorno, quando appunto domenica per una partita di Eccellenza, hanno fatto venire i massesi con a seguito lucchesi e altri individui in treno, armati di bastoni e gridando slogan proibiti. Noi siamo contro ogni tipo di violenza, ma da quello che era successo l’anno prima, cosa pensavano che venissero accolti con fiori e confetti? Proprio vero, due pesi e due misure: non va bene per niente, è un momento di confusione».
«Tutti coloro che hanno acquistato il biglietto per il settore ospiti di Seravezza, che resterà chiuso – spiega il Livorno calcio – possono richiedere e ottenere il rimborso rivolgendosi al “Punto amaranto” dello stadio oggi dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 19». Sconcerto da parte del presidente Joel Esciua. La società «seppur consapevole dell’amore e della passione della tifoseria per i colori amaranto, invita i propri sostenitori a non seguire la squadra nella trasferta di Seravezza, in modo tale da scongiurare il rischio di un’eventuale squalifica del campo per una o più giornate o di altri provvedimenti disciplinari, che complicherebbero sensibilmente il cammino del Livorno in questa stagione sportiva». La partita, con il fischio d’inizio domani alle 14,30, sarà trasmessa su Granducato Tv.