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Livorno, il calendario come amico ma ora va cambiata marcia in casa

di Alessandro Lazzerini
Livorno, il calendario come amico ma ora va cambiata marcia in casa

Già affrontate le prime sette in classifica, ora una serie di gare molto abbordabili Intanto si ferma Cori: per lui rischio stiramento, di sicuro non ci sarà domenica

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LIVORNO. Sette punti di ritardo accumulati in undici partite non sono pochi. Questo è il distacco che il Livorno, quarto, ha in questo momento dalla Pianese capolista. Allo stesso tempo però mancano due terzi abbondanti del campionato e il calendario viene in soccorso del Livorno. La rimonta degli amaranto è quindi più che possibile, a patto però che la squadra cambi marcia in casa e riesca a esprimersi con un gioco migliore.

Tabù Armando Picchi

La classifica parla chiaro. Il Livorno è al quarto posto, ma se guardiamo solo le partite in casa ha un rendimento da zona playout (5 punti in 5 gare), mentre lontano dalle mura amiche è un rullo compressore con 16 punti raccolti in 5 gare, nessuno meglio degli amaranto. Come mai questa differenza? Il discorso “pressione” regge fino a un certo punto, dato che comunque ora come ora al Picchi non ci sono i 20mila spettatori di una volta, ma nemmeno i 7mila di Livorno-Tau del maggio 2022.

Il discorso riguarda probabilmente più la componente tecnica. Il Livorno spesso gioca a saltare il centrocampo, con lanci lunghi alla ricerca del riferimento Cori. Una tattica che in trasferta, quando le avversarie giocano un po’ più aperte e i campi sono spesso di dimensioni ridotte, si rivela più fruttuosa che all’Armando Picchi. Le dimensioni dell’Ardenza sono enormi rispetto a qualche campetto in cui ha giocato il Livorno e servirebbe più fraseggio, più qualità nell’orchestrare la manovra e trovare i punti deboli degli avversari. Un aspetto che è mancato fortemente anche a Piancastagnaio.

Calendario favorevole

Il Livorno, già dalla gara di domenica contro il Cenaia, deve cambiare marcia tra le mura amiche e per farlo avrà bisogno di aumentare la qualità del proprio gioco. Il campionato è ancora aperto, ma per avere speranze di vittoria servirà fare questo step, altrimenti la rincorsa diventa dura. In supporto degli amaranto arriva anche il calendario.

Il Livorno ha già affrontato tutte le prime sette della classifica e di qui a fine anno se la vedrà contro rivali di medio-bassa classifica, a partire dalle prossime avversarie: Cenaia, Montevarchi, Figline, Sangiovannese, Trestina e Orvietana, tutte formazioni con l’obiettivo della salvezza. Diverso invece è il percorso dalla Pianese.

I bianconeri meritano il primo posto fin qui, ma per adesso hanno avuto un calendario agevole. Di qui a fine campionato invece dovranno affrontare nell’ordine: Tavarnelle, Grosseto, Orvietana, Sansepolcro, Seravezza e Tau. Il coefficiente di difficoltà rispetto a quello del Livorno è ben più alto.

Cori out

Un punto di svolta della gara di Piancastagnaio è stata l’uscita di scena a fine primo tempo di Sacha Cori. Il centravanti ha riportato un problema muscolare al flessore della gamba sinistra. La sua assenza per domenica è certa, mentre per capire l’entità dell’infortunio e il conseguente periodo di recupero c’è bisogno di attendere gli esami strumentali. Trattandosi di un problema muscolare, il rischio maggiore può essere una lesione che significherebbe settimane di stop.
 

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