Livorno calcio, Caponi saluta
Doveva essere l’uomo in più a centrocampo ma non è mai esploso. Intanto c’è da risolvere il tabù Ardenza: in casa saremmo quart’ultimi
LIVORNO. Era arrivato a inizio settembre, in chiusura del mercato estivo come ciliegina sulla torta per rilanciare le ambizioni di vertice del Livorno. Invece, dopo neanche due mesi l’avventura di Andrea Caponi con il Livorno è già finita. Il giocatore, infatti, ieri sera ha rescisso il proprio contratto con la società amaranto e non farà più parte del Livorno. Una scintilla mai scoccata, probabilmente. Un avvio sottotono, ma anche la prestazione positiva con il Ghiviborgo in Coppa che lasciava sperare in una crescita di condizione dell’ex Pontedera. Fino alla rottura delle ultime ore. Nei prossimi giorni ci sarà da capire quali sono i motivi che hanno portato a questa decisione che mette in non poca difficoltà Favarin.
In mezzo al campo, infatti, il Livorno, dopo aver perso per infortunio Bartolini, adesso ha solo Luci come profilo che può giocare davanti alla difesa. Di sicuro una notizia che non può essere considerata positiva alla vigilia di quattro sfide in venti giorni in cui il Livorno conoscerà a pieno il livello del campionato e quindi anche il proprio, in base al quale poi potrà misurare le proprie ambizioni.
Viatico fondamentale
Seravezza e Follonica Gavorrano in casa, San Donato Tavarnelle e Pianese nel recupero infrasettimanale in trasferta. In questo ordine cronologico, nel giro di poco più di due settimane, il Livorno affronterà quattro squadre delle prime sette della classifica. In primis il Seravezza, formazione al terzo posto in classifica, che ha cambiato pochissimo dello scorso anno e che può mettere in difficoltà chiunque grazie alla qualità dei propri giocatori offensivi.
Ecco quindi la gara di domenica prossima in casa contro il Follonica Gavorrano, quella che a detta di tutti doveva essere la terza “big” del campionato. I maremmani hanno una rosa di primissimo livello con giocatori come Modic, Marcheggiani, Regoli, Grifoni, Dierna e Lo Sicco, ma in questa avvio sono partiti un po’ con il freno a mano tirato, anche se la vittoria di Seravezza potrebbe rappresentare la svolta. Fin qui le gare al Picchi. Poi nel giro di tre giorni ci saranno due trasferta insidiosissime: la prima in casa del San Donato Tavarnelle, sesta forza del girone, ricco di ex a partire dal mister Collacchioni passando per i giocatori Belli e Neri.
Chiusura del poker di partite da bollino rosso con la più difficile delle quattro: la trasferta di Piancastagnaio. La Pianese per adesso è prima in classifica e con l’innesto di Mastropietro davanti non è più da considerare una sorpresa. Una trasferta insidiosa anche dal punto di vista logistico che arriverà a metà settimana, il 15 novembre, dopo il posticipo a causa della Sagra della Castagna che non ha permesso lo svolgimento il 1 novembre.
Quattro partite che diranno tanto del campionato e delle ambizioni del Livorno. Quattro avversarie da prendere con le molle, ma anche con la consapevolezza che gli amaranto hanno le qualità tecniche e morali per vincere tutte e quattro le sfide. Un passo per volta: adesso c’è il Seravezza.
Cercasi fortino
In avvicinamento a queste quattro partite spicca la differenza di rendimento che Luci e compagni hanno avuto tra le gare giocate all’Ardenza e quelle lontane dalle mura amiche. In trasferta il Livorno è praticamente perfetto: quattro partite e quattro successi, solo il Tau che han una gara in meno fuori casa potrebbe mantenere il passo degli amaranto.
Diversa, e di molto, la situazione in casa. Quattro punti in tre partite collocano il Livorno nella parte destra della classifica riguardante le gare in casa. Il fatto di avere gli stessi punti di Cenaia, Figline, Sangiovannese e Sansepolcro, squadre che puntano alla salvezza, rende bene l’idea. Soprattutto se rapportata ai rendimenti interni di rivali come Pianese e Grosseto. Adesso sul cammino del Livorno ci sono due partite in casa contro Seravezza e Follonica Gavorrano. È evidente che, per caratura dell’avversario e per l’importanza di invertire il trend interno, queste due partite possano rappresentare un primo bivio nella stagione amaranto.