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La foto “Combatti” torna al Picchi: ma non è la stessa di dieci anni fa

di Alessandro Lazzerini
La foto “Combatti” torna al Picchi: ma non è la stessa di dieci anni fa

La polemica è scoppiata quando i tifosi hanno scoperto che era sparita dallo stadio casa degli amaranto

22 ottobre 2023
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LIVORNO. Quando oltre dieci anni fa Alessandro Novi scattò la foto che ritraeva la splendida coreografia della Nord con il grido “Combatti” per caricare il Livorno nella finale playoff contro l’Empoli non avrebbe mai pensato che un decennio dopo quell’immagine sarebbe stata l’oggetto più chiacchierato della città per almeno due o tre giorni. Sì, perché la gigantografia di quello scatto è diventata negli anni un simbolo dell’Armando Picchi. Posizionata nell’androne dello stadio sin dai mesi successivi alla partita che valse l’ultima promozione in Serie A, quella foto ha accolto decine e decine di formazioni avversarie prima di prendere la strada degli spogliatoi e ha sempre rappresentato un messaggio preciso per tutti quelli che in questi anni hanno indossato la maglia amaranto. “Combatti”, lotta, perché a Livorno si chiede questo. Prima di qualsiasi risultato. Bastano queste premesse per capire che quando la gigantografia è stata tolta dall’androne dello stadio tra domenica scorsa e mercoledì la tifoseria non l’ha presa bene. La notizia, lanciata dal Tirreno nei giorni scorsi, ha fatto presto il giro della città e sul web, nei vari gruppi dei tifosi amaranto, si è aperto un dibattito andato avanti anche nelle ultime ore. Sulle bacheche degli sportivi la foto della coreografia ha iniziato a moltiplicarsi e tanti l’hanno utilizzata come immagine del profilo o di copertina. Una presa di posizione chiara che ha avuto come risultato quello del ripristino della foto nell’androne dello stadio. Non si tratta della stessa gigantografia dato che quella precedente non esiste più. La foto è la medesima, con il file ufficiale consegnato da FotoNovi al Livorno che poi ha provveduto alla stampa della stessa, leggermente più piccola di quella che c’era fino a una settimana fa. Tra i motivi per spiegare quanto accaduto sono venute fuori due teorie relative alla cancellazione del logo dell’As Livorno e alla ritinteggiatura del muro amaranto. Entrambe sono false. Nel primo caso, infatti, il logo dell’As Livorno era già stato tolto nell’agosto 2021 dall’allora direttore marketing Fabio Discalzi, nel momento in cui il Livorno era ripartito sotto la gestione Toccafondi con la nuova denominazione. Nel secondo caso, semplicemente il muro non è stato ritinto come confermato dai segni lasciati dal cartellone con la vecchia foto. La società, contattata dal Tirreno per una spiegazione ufficiale, ha preferito non commentare e ricollegaesi al post social con cui è stato annunciato il riposizionamento della foto. «Combattiamo insieme. Sempre dalla parte della nostra storia. Sempre dalla parte della nostra tifoseria. Sempre dalla parte della nostra curva. Avanti Livorno», ha scritto il Livorno sui propri canali ufficiali. Al di là di tutto la cosa più importante è che la foto sia tornata al proprio posto. Perché rappresenta uno dei momenti più alti della storia del Livorno e perché come poche altre cose riesce a far capire quali siano i valori che la città chiede a chi scende in campo con la maglia amaranto addosso. E dopo dieci anni è a tutti gli effetti un simbolo della storia amaranto. Oltre che un messaggio da tenere ben presente. Combatti, Livorno.

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