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Cori a un passo dal Livorno

di Alessandro Lazzerini
Sasha Cori attaccante classe 1989
Sasha Cori attaccante classe 1989

L’attaccante ha rescisso ieri con l’Alessandria (serie C) e può arrivare in amaranto. Oltre 300 partite tra i professionisti, una prima punta di fisico che ama muoversi

30 agosto 2023
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LIVORNO. "L’attaccante arriverà in extremis". Così il direttore sportivo Raffaele Pinzani aveva dichiarato al nostro giornale qualche settimana fa. E così, nell’ipotesi che tutti i tifosi amaranto si augurano, dovrebbe accadere. Il nome, come lanciato dalla nostra edizione online, è quello di Sacha Cori, attaccante classe 1989 che nella mattinata di ieri è salito ad Alessandria per rescindere il contratto che lo legava ai grigi piemontesi. Adesso, con la trattativa che è in stato avanzato, manca solo la firma con il Livorno, attesa nelle prossime ore.

Il profilo

Nativo di Viterbo, Cori è un attaccante che vanta un trascorsi importanti in Serie C con oltre trecento presenze tra i professionisti con le maglie di Ternana, Monza, Carrarese, Venezia, Santarcangelo (record di gol personale a quota 10) , Albinoleffe (dove ha giocato 5 stagioni) e Alessandria, maglia che ha vestito da gennaio fino a fin stagione scorsa.

Nel 2022/23 ha giocato 27 partite, divise tra Albinoleffe ed Alessandria, mettendo a segno 4 reti in totale. Si tratta di un giocatore che può giocare sia da prima punta che da seconda punta in un attacco a due, e quindi potrebbe sposarsi bene sia con Giordani che con Mutton. L’aspetto migliore di Cori - parlando con molti addetti ai lavori - è proprio la sua versatilità e la sua capacità di adattarsi alle caratteristiche di chi gli gioca di fianco. Nelle ultime stagioni ha lavorato più da seconda punta, mandando in porta i compagni, piuttosto che da ariete d’area di rigore.

Ma quello il Livorno non lo ha mai cercato, lo stesso Favarin fu molto chiaro dichiarato di volere "un punto di riferimento, ma comunque con mobilità e attacco dello spazio. Non un centravanti boa".

Infine, una piccola curiosità negativa, su cui il Livorno non può certo fare niente. Nella gara di andata dei playout tra San Donato Tavarnelle e Alessandria, Cori è stato espulso per condotta violenta e il giudice sportivo ha comminato tre giornate di squalifica. La prima giornata Cori l’ha scontata non giocando la finale di ritorno ad Alessandria, ma due deve ancora scontarle e quindi, se dovesse venire in amaranto, per le prime due giornate di campionato è da considerare indisponibile.

Poker da C

Se l’acquisto di Cori venisse perfezionato, il mercato che riguarda il reparto offensivo del Livorno sarebbe da considerare concluso. Rispetto allo scorso anno, quando c’erano giocatori provenienti dall’Eccellenza (Frati e Neri) e poi tanti dalla Serie D (El Bakhtaoui, Lucatti) e un solo giocatore da categorie (Lo Faso) , l’unico confermato è Frati.

La prima aggiunta è stato il giovane Menga e poi sono arrivati quattro giocatori di categoria superiore. Il fiore all’occhiello del mercato del Livorno è senza dubbio Cesarini, uno che ha già fatto vedere di cosa è capace e che anche al piano di sopra spostava gli equilibri, come testimoniano i 9 gol messi a segno a Piacenza. Gli altri tre sono Giordani (7 gol a Montevarchi) e poi Mutton, 3 gol nell’ultima stagione. Con l’arrivo di Cori si completerebbe il quartetto di giocatori provenienti dalla categoria superiore. Magari qualcuno si aspettava un bomber consacrato alla Bocalon, unico che alla fine è sceso in D, e quel tipo di giocatore, per caratteristiche, non c’è. Ma allo stesso tempo ci sono quattro profili molto interessanti e ancora più stuzzicante è cercare di capire come Favarin potrà mischiare le loro qualità per farli rendere tutti al meglio.

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