Niente Capodanno in discoteca, così in Versilia si chiude un’epoca
Dalla Bussola alla Capannina, a San Silvestro non si balla più. Anche il Twiga non ha programmato cenoni e conti alla rovescia
VIAREGGIO. Quando la Versilia celebrava, nei suoi anni più splendenti con enfasi e copertine la notte del 31 dicembre, le discoteche del lungomare “certificavano” il tutto esaurito alla voce prenotazioni già agli albori di dicembre.
«No, guardi, non c’è più un posto libero. Provi per il dopo cenone» il mantra in risposta all’aspirante cliente di turno. Oggi, che alla scadenza del 31 dicembre mancano poco più di 2 settimane, di cenoni e conti alla rovescia non c’è quasi più traccia. Né sui social, né su locandine o manifesti, mentre i contatti telefonici risuonano a vuoto.
Twiga
Il motivo? Quelle stesse discoteche, così iconiche e così “ingombranti”, sono chiuse: spente le luci, niente musica, accatastati nei magazzini tavoli, sedie, posate e festoni. E a Capodanno, allora che si fa? A Capodanno si brinda e si balla altrove. Di certo non ci sarà alcun calice sollevato al cielo dalle parti del Twiga di Marina di Pietrasanta che accantonati i fasti ostentati della prima era Briatore, da qualche inverno a questa parte ha deciso di limitarsi a un’apertura estiva.
E quindi, anche sotto la proprietà di mr Luxottica Leonardo Maria Del Vecchio, il locale riaprirà, come recita una scritta incorniciata all’ingresso, la prossima Pasqua.
Bussola
Luci spente anche alla Bussola di Focette, ma qui la questione propone altre letture: le liti in tribunale fra i proprietari, la famiglia Guidi e gli ex gestori, una società riconducibile alla famiglia Angeli, di certo non hanno aiutato, ma il nodo è che quello che è stato simbolo dello spettacolo della Versilia, oggi sembra non interessare a nessuno o quasi. In realtà qualche imprenditore si è fatto avanti, ha sondato il terreno ma di concreto, al momento, c’è il nulla assoluto. Assurdo se pensiamo al valore, enorme, del marchio Bussola.
E quindi dal marzo 2024 le porte del locale sono chiuse a doppia mandata e chissà quando mai riapriranno. Sullo sfondo riaffiorano così istantanee meravigliose: grandi interpreti, stelle dello spettacolo, serate memorabili. Capodanno incluso.
La Capannina di Franceschi
Ma il prossimo San Silvestro e ancora per tutte le festività natalizie resterà chiusa anche un altro locale iconico della Versilia: la Capannina di Franceschi.
Ufficialmente sono in corso alcuni lavori e al momento non è dato sapere quando finiranno. Nel frattempo si è scritto e parlato, in ogni dove, della trattativa di compravendita che vede da una parte sempre la famiglia Guidi e dall’altra come acquirenti il gruppo Armani.
Trattativa che tarda a essere perfezionata: questione di dettagli, a quanto pare. Ma al momento sono proprio questi dettagli a posticipare la data di una firma certificata per certa. Con il personale della Capannina, in pianta stabile e a chiamata, discretamente preoccupato per l’evolversi della questione anche se l’attuale proprietà ha ribadito, non più tardi di qualche giorno fa, che tutti i posti di lavoro saranno tutelati. E che la Capannina sicuramente riaprirà anche se non in tempo utile per celebrare il Capodanno per poi accogliere, come tradizione, su palco Jerry Calà. Ma quelli erano altri tempi. E, soprattutto, era un’altra Versilia.
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