Ecco il vero tesoro del Livorno: la società non deve disperderlo
La voglia di amaranto è ancora forte: contro l’Arezzo 5000 tifosi e grande tifo. Ma il prossimo anno servirà una squadra da vertice e con più personalità
LIVORNO. Noi vinciamo sempre. É questo il messaggio che tanti tifosi del Livorno hanno scritto sui social pubblicando le foto della Curva Nord gremita nell’ultimo match contro l’Arezzo che hanno fatto il giro del web insieme ai video ripresi dal terreno di gioco.
Perché se la squadra in campo non ha certo offerto la prestazione che tutti ci si aspettava, il popolo amaranto ha risposto alla grande per l’ennesima volta dando spettacolo sugli spalti e dimostrando di avere una passione e un attaccamento alla maglia unico e impareggiabile. Da lì deve ripartire il Livorno per il finale di stagione, ma anche per il futuro meno prossimo.
Pubblico quasi record
Da quando la nuova società ha iniziato il proprio corso nell’agosto 2021, il record di spettatori all’Armando Picchi è stato toccato nella maledetta partita contro il Tau con ben 7mila persone all’Ardenza per un playoff di Eccellenza. Il risultato di domenica scorsa, con circa 5mila presenti contando i ragazzi della Pro Livorno Sorgenti in gradinata, va ad inserirsi al secondo posto nello storico della nuova società. Ciò che caratterizza le due partite è che entrambe sono state perse dal Livorno, un aspetto sottolineato ancora in conferenza stampa e che secondo il presidente Toccafondi è stato causato da «una mancanza di carattere e personalità da parte della squadra».
Un elemento venuto fuori già lo scorso anno e su cui sarà fondamentale riflettere nella costruzione della rosa del prossimo anno al di là della categoria o di qualsiasi altro cambiamento per non ripetere gli errori di questo biennio.
Un aspetto, non certo secondario, su cui porre l’attenzione è la risposta del pubblico, sicuramente aiutata dal campanilismo del derby ma senza dubbio notevole nelle dimensioni e nel calore che l’Armando Picchi ha saputo dimostrare id nuovo prima e durante la partita con la Curva Nord che ha cantato in maniera incessante anche quando la partita era già abbondantemente archiviata.
Voglia di calcio
Questo vuol dire che in ogni caso la fiamma non è certo spenta, nonostante i risultati deludenti, anzi, la voglia di calcio in città c’è eccome e questo evento ne è la risposta più evidente. Un’altra conferma arriva dal fatto che, nonostante la classifica non soddisfacente, il Livorno è la terza squadra di tutta la serie D per affluenza di pubblico dopo Catania e Barletta.
É chiaro quindi che c’è voglia di rivalsa, voglia di tornare nelle categorie che questa maglia merita e togliersi da palcoscenici che non le appartengono. Non può esserci quindi stimolo maggiore per la società per puntare in alto. La gente ha dimostrato che con una squadra al vertice, o comunque in piena lotta per la vittoria, ci sarebbero almeno 5mila persone di media all’Ardenza.
Compito di squadra e società riaccendere quella fiamma sopita dopo un anno fin qui non all’altezza delle aspettative, ma non spenta, che arde dentro il cuore del popolo livornese. E farlo nel più breve tempo possibile perché la gente di Livorno dopo anni tutt’altro che semplici merita certe soddisfazioni.
Niente trasferta
Attraverso un comunicato ufficiale pubblicato sui propri canali social il Livorno ha fatto sapere che la gara di domenica, in programma alle 14.30 allo stadio Anco Marzio di Ostia, verrà disputata a porte chiuse a causa dell’inagibilità delle tribune dell’impianto sportivo, esattamente come successo per tutte le altre gare interne dei laziali giocate dopo il 27 gennaio di questo anno. Niente trasferta quindi per i tifosi livornesi che potranno seguire la partita in televisione, su Granducato tv (canale 15) dove verrà trasmessa la diretta audio-video della sfida.