«Un orgoglio essere di nuovo qui». E Collacchioni studia già le novità per il Livorno
Primo allenamento al Magnozzi per il neo tecnico tornato sulla panchina amaranto, l’idea è di rilanciare subito Lo Faso
LIVORNO. Far andar via nuvole e pioggia per riportare il sole sul pianeta amaranto. Questo è l’obiettivo di Lorenzo Collacchioni nel suo terzo capitolo stagionale con il Livorno iniziato ieri al Magnozzi proprio al termine dell’acquazzone che ha colpito la città nelle prime ore della mattinata.
Via la pioggia e dentro, fin da subito, indicazioni tattiche, esercitazioni con la voglia, chiara, di riprendere un discorso interrotto troppo presto per il tecnico fiorentino. «Quando ci sono le dimissioni di un allenatore o un esonero vuol dire che la situazione non è delle migliori – esordisce Collacchioni – però personalmente sono davvero contento di essere tornato. È un orgoglio per me essere di nuovo l’allenatore del Livorno».
L’ultima partita sulla panchina amaranto di Collacchioni risale al 20 novembre scorso, quando a Piancastagnaio il Livorno capitolò sotto i colpi della Pianese. Quattro mesi dopo, il 19 marzo, tornerà a guidare la squadra con una trasferta subito noiosa sul campo dell’Ostia Mare.
Per questo il tecnico non vuole parlare di obiettivi a lungo termine, ma ragionare passo per passo. «Insieme ai ragazzi dovremo dimostrare di meritare questa maglia tramite l’impegno quotidiano e il raggiungimento di risultati. Sono stati mesi di riflessione per me, ho seguito il Livorno con occhio critico e con una prospettiva esterna che può avermi aiutato. La vittoria dei playoff? In questo momento sarebbe sbagliato guardare troppo avanti. Ora come ora dobbiamo tirare fuori il meglio giorno dopo per giorno per raccogliere la soddisfazioni che la nostra gente si merita».
Da dove si riparte
La palla è stata subito grande protagonista della prima seduta firmata di nuovo Collacchioni. Esercitazioni tattiche, partitelle a tema e tante indicazioni di natura tecnica ai vari giocatori da parte del mister. Il Livorno riparte dal credo di Collacchioni fatto di possesso palla e di voglia di provare a dominare il gioco, un aspetto in cui la squadra era riuscita a brillare a inizio anno, salvo poi perderlo con il passare delle giornate anche sotto la sua gestione. A livello tattico si riparte dalla certezza di inizio stagione: la difesa a tre. La stessa utilizzata anche da Esposito nelle ultime giornate, sicuramente un dettaglio che può aiutare il nuovo tecnico.
Domenica mancherà Benassi squalificato, quindi Russo, Giampà e Giuliani si giocheranno le due maglie accanto a Fancelli. Sì, perché, almeno nel primo allenamento, l’intenzione sembra quella di puntare su Giuliani più da terzo di difesa che da quinto di centrocampo, pur conoscendo la duttilità dell’esterno ligure.
Rilanciare Lo Faso
Bastava assistere a dieci minuti di allenamento per capire come uno dei primi obiettivi di Collacchioni sia quello di rilanciare Simone Lo Faso. Il classe ’98 è un giocatore che per caratteristiche si addice molto al modo di giocare del tecnico ex San Miniato e già nella prima seduta è stato al centro di ogni esercitazione. Lo ha lasciato sempre con la squadra in possesso di palla, lo ha richiamato con costanza incitandolo e suggerendogli movimenti e spunti per liberarsi sulla trequarti con l’idea di renderlo protagonista del rush finale degli amaranto.
Le qualità tecniche di Lo Faso sono indubbie, ma fin qui nella sua stagione ci sono state molte più ombre che luci e sarà compito di Collacchioni quello di farlo rendere al meglio. In generale, il neo tecnico amaranto ritrova una squadra molto diversa da quella che aveva lasciato, ma la sensazione è che trovi un gruppo di giocatori con caratteristiche più adatte alla sua idea di calcio. Al campo la solita ardua sentenza.