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El sueño di bomber Rodriguez. «Sabato inizia il mio campionato»

di Alessandro Lazzerini
Rodriguez
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Il cubano ha recuperato e sarà l’ex: «Non vedo l’ora di esserci, se segno esulto»

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LIVORNO. Un’ora a Civita Castellana stringendo i denti con un’infrazione al piede e un’infiltrazione per poter scendere in campo. Poi quindici giorni ai box e una voglia matta di tornare, ma contro il Seravezza Pozzi, la squadra che lo ha lanciato negli anni scorsi, Samon Reider Rodriguez ci sarà ed è pronto a suonare la carica in un attacco amaranto che in questo inizio di stagione ha fatto un po’di fatica a trovare la via del gol. «Sto bene, finalmente sono riuscito a recuperare da questa piccola frattura al mignolo – esordisce il cubano per il sospiro di sollievo dei tifosi labronici – . Già da una settimana mi allenavo a parte, mentre in questi giorni mi sono sentito più tranquillo e sono rientrato in gruppo. L’infortunio non ci voleva perché stavo entrando in forma, ma anche adesso mi sento bene».

Se dovesse dare una percentuale della sua condizione?

«Direi 70-80%, non sono stato fermo molto, mi manca solo un po’ il ritmo partita e riprendere la confidenza con i movimenti là davanti, ma ci sono».

Ecco, in attacco nelle prime partite il Livorno non è stato troppo concreto. Cosa potrà dare con il suo rientro?

«Abbiamo tante seconde punte, più di movimento, invece con il mio rientro, essendo più una prima punta, potrò essere un punto di riferimento maggiore. Come avete visto mi piace svariare, ma comunque quando c’è da chiudere l’azione sono in area».

Ha sempre giocato in squadre più “di rimessa”, invece adesso troverà difese chiuse.

«Vorrà dire che invece di venti scatti ne farò qualcuno meno (ride, ndr) . Se le squadre mi concederanno meno la profondità vorrà dire che dovremo essere bravi e pazienti a saperle attaccare a difesa schierata e trovare i pertugi giusti».

Che Livorno ha visto in queste partite?

«Ho visto una squadra che sa soffrire ed è sempre importante. Dobbiamo trovare la quadra giusta e raffinare la nostra intesa, ma il tempo per farlo c’è».

E il campionato?

«Il girone E è molto diverso dal D, le avversarie sono comunque molto organizzate e le prime tre giornate ci dicono che ogni punto andrà sudato. Partite facili non ce ne sono».

Sabato contro la sua ex squadra. Che partita si aspetta?

«Loro sono una squadra giovane, che farà una gara molto intensa e con tante ripartenze. Vangioni è un allenatore che prepara bene le partite, noi dovremo bravi ad avere equilibrio perché hanno un tridente importante davanti e poi attaccarli nei loro punti deboli».

Per lei sarà una sfida speciale, no?

«Non c’è grande differenza rispetto alle altre, è solo uno stimolo in più per fare bene».

Se segna che fa?

«Esulto».

Lo sa che il popolo amaranto non aspetta altro?

«Certo. Loro sono lo stimolo maggiore per trovare il gol. Il mio campionato inizia sabato, nel nostro stadio, davanti alla nostra gente: sarà emozionante».
 

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