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Caos biglietti, sono troppo pochi. Luci rischia di saltare la finale

Alessandro Lazzerini
Caos biglietti, sono troppo pochi. Luci rischia di saltare la finale

Tante prenotazioni, il Pomezia dice no ad altri ticket e la vendita non parte

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LIVORNO. Solo 400. Questi sono ufficialmente i biglietti a disposizione dei tifosi livornesi a Pomezia. E pensare che la società amaranto ha provato in qualsiasi modo a chiedere alcuni tagliandi in più, con l'obiettivo di arrivare almeno a quota 500, ma dal Pomezia, tra società e Questura, è arrivato un bel due di picche. E così rischia di presentarsi in qualche modo la situazione vissuta un mese fa a Figline, con le richieste che superano la domanda e tanti sportivi che dovranno rimanere a casa a seguire la finale di ritorno verso la Serie D.

CAOS TOTALE

Un numero così ridotto di biglietti a ha messo in grande difficoltà la società amaranto. Il discorso è semplice e lo avevamo già accennato anche ieri. Ci sono due pullman da 50 già organizzati dal club Magnozzi e Il Porto e siamo già a 100. A questi vanno aggiunti i 200-250 biglietti che solitamente vengono acquistati dai ragazzi della Curva Nord. In questa occasione la parte più calda del tifo livornese avrà una sorta di diritto morale di prelazione sui biglietti, dato che ha seguito la squadra in lungo e in largo in tutta la stagione, con l’esempio più lampante della semifinale di Tivoli, quando di biglietti a disposizione ce n’erano 800 e poi ne sono stati venduti solo 200, ai soliti innamorati. Ai biglietti per club e Curva ci sono da aggiungere quelle decine di tagliandi che la società solitamente si prende per destinarli ai suoi addetti ai lavori e ai genitori dei giocatori amaranto. Il conto per arrivare a 400 quindi è presto fatto e questo spiega anche come le modalità per la messa in vendita dei biglietti siano complesse e di fatto, a quattro giorni da domenica, ancora non ci siano comunicazioni ufficiali in merito.

Sarebbero bastati 200-300 biglietti in più per mettere tutti d’accordo e rendere l’atto finale della stagione uno spettacolo per tutti, ma così non è stato. Che piaccia o no.

LA SQUADRA

Gli amaranto dopo il giorno di riposo sono tornati ad allenarsi ieri allo stadio e prepareranno la partita per tutta la settimana all’interno della propria casa, come accade ormai da qualche mese. Nel gruppo squadra non c’era Luci, ancora fermo ai box e fortemente in dubbio per la gara di domenica, con la certezza però che il numero 28 farà tutto il possibile per esserci.

Chi non ci sarà è sicuramente Franzoni, fuori per squalifica. Con la sua assenza il Livorno perde una possibile soluzione tra le quote e sarà compito di Angelini trovare l’altro under da affiancare a Pecchia, con Petronelli che al momento pare avanti agli altri. Dal punto di vista tattico sono due i maggiori dubbi che Angelini si porterà dietro per tutta la settimana. Il primo riguarda il modulo e quindi la scelta di giocare con una difesa 3, che non ha convinto granché, più che altro perché così il centrocampo è rimasto scoperto, oppure tornare al classico assetto a 4.

Dalla difesa all’attacco. L’altro dubbio sarà su chi far giocare davanti tra i quattro tenori. Torromino ha ritrovato il gol, Frati è stato di gran lunga il migliore attaccante nelle ultime due gare, Ferretti ha segnato un gol di vitale importanza e Vantaggiato tornerà da squalifica. Tutti e quattro non possono giocare per una questione di equilibrio e quindi resta da capire chi partirà dalla panchina.

CASO FIGLINE

Il Livorno dovrà conquistare la Serie D sul campo, ma un occhio da parte di tutto l’ambiente amaranto rimane sulla questione Figline. Nel fine settimana inizieranno le audizioni dei giocatori gialloblù che saranno chiamati a raccontare la loro versione in Procura. Gli organi competenti vorrebbero chiudere la faccende nei tempi più brevi possibili. l


 

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