Livorno, manager scrive al preside da Vienna: «Ve li ricompro io i computer rubati»
I due computer spariti dopo l'irruzione dei ladri dal polo Serenella Frangilli di Corea. La scuola, in ogni caso, ha già provveduto a proprie spese: «Un bellissimo gesto che fa da contraltare ai raid dei malviventi, lo ringrazio tantissimo»
LIVORNO. Due computer in dono alla scuola dopo i furti avvenuti nei giorni scorsi. Sono stati proposti, con un messaggio di posta elettronica, da un manager italiano che abita in Austria, a Vienna, al preside dell’istituto comprensivo “Don Angeli” di Corea, Antonio Manfredini. Il professionista, che ha contattato direttamente il dirigente, aveva letto proprio sul Tirreno del colpo messo a segno dai malviventi all’inizio dell’ottobre scorso al polo “Serenella Frangilli” di via Coltellini, la nuova struttura eccellenza dell’istruzione livornese inaugurata due anni fa nel rione nord grazie a un investimento di tre milioni di euro da parte del Comune.
Il furto
In un fine settimana, approfittando dei locali deserti, i ladri avevano fatto irruzione nel plesso pubblico dall’ex Pian di Rota portando via due computer portatili. Venivano usati per il cosiddetto “giromensa”, attività di segreteria (e non didattiche) di cui si occupavano gli insegnanti. Quando i malviventi sono entrati, passando dalla porta principale, purtroppo l’allarme non è suonato. «Nei locali erano in corso dei lavori – le parole al Tirreno di Manfredini subito dopo il raid – e può darsi che i lavoratori dell’impresa edile prima di uscire non l’avessero attivato. I custodi lo fanno sempre, e quando ci sono gli operai spiegano loro come fare, ma probabilmente non è entrato in funzione in quanto disattivato. Lo stabiliranno comunque gli inquirenti». Sul caso sta indagando la polizia di Stato, allertata dalle prime persone che erano entrate al lavoro e intervenute con le volanti. L’inchiesta è in mano alla Squadra mobile, diretta dal vicequestore aggiunto Riccardo Signorelli.
Il racconto
Un episodio che aveva lasciato l’amaro al dirigente scolastico, continuamente alle prese con i furti negli edifici del comprensivo: alla “Modigliani”, ad esempio, in pochi giorni si erano verificati vari furti alle macchinette automatiche del caffè, che adesso proprio per scongiurarli saranno rimosse. «Voglio ringraziare questo benefattore – le parole del preside – perché si è reso protagonista di un bellissimo gesto, che fa da contraltare ai raid che purtroppo abbiamo subito nel tempo. È una persona che vive all’estero, in Austria, presumo comunque che abbia degli interessi a Livorno, avendo letto del furto avvenuto da noi. Gli ho spiegato che la sua proposta era graditissima, ringraziandolo davvero tanto, ma aggiungendo che essendo dei computer vecchi erano facilmente rimpiazzabili, non ne avevamo bisogno insomma dei pc nuovi, perché eravamo in grado di poterli sostituire. Anche il ministero dell’Istruzione, con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ce ne ha forniti parecchi, consentendo di aggiornare tutti i nostri dispositivi tecnologici. Purtroppo questi episodi che sono accaduti, i furti dei pc, creano molti problemi alle scuole, anche se la maggior parte delle volte i malviventi entrano dentro e rubano gli spiccioli delle macchinette: colpi che a noi creano parecchi problemi, mentre ai ladri poco “bottino”, visto che scappano con pochi spiccioli.
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