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Supermercati Pam, la Uil: «Licenziati senza motivo storici lavoratori». Che cos'è il test del carrello
Livorno, Sabina Bardi: «Metodi vessatori in via Roma e in Corea, andremo dal giudice del lavoro»
LIVORNO. «Il gruppo Pam Panorama sta procedendo con licenziamenti di lavoratori storici, senza requisiti pensionistici, sostituendoli con nuove assunzioni e utilizzando modalità che riteniamo vessatorie». È la denuncia che arriva nei confronti del colosso della grande distribuzione da parte di Sabina Bardi, segretaria della Uil Tucs Toscana e Livorno. Che accende un faro su episodi accaduti nei due principali supermercati Pam di Livorno, quello di Corea e quello di via Roma.
Secondo la sindacalista della Uil, si tratta «licenziamenti vigliacchi e senza vergogna».
«UILTuCS Toscana di Livorno denuncia con fermezza l’ennesimo atto di ingiustizia firmato Pam Panorama, azienda da oltre 3 miliardi di fatturato che continua a liberarsi dei lavoratori storici – quelli con più diritti, esperienza e dignità – per sostituirli con precari facilmente ricattabili», accusa Sabina Bardi. Che dipinge un quadro molto critico all’interno dell’azienda per i lavoratori: «Sfruttamento, paura e silenzio, queste sono le regole imposte ai dipendenti», dice Bardi raccontando di «contestazioni disciplinari superficiali, accuse inventate e pressioni psicologiche: un metodo sistematico e vessatorio, costruito per isolare chi lavora con professionalità da decenni».
La sindacalista Uil elenca alcuni casi che definisce emblematici: «Tommaso, storico dipendente del punto vendita di Corea, è stato colpito da un “Test Carrello” trasformato in imboscata: ispettori che nascondono prodotti, provocazioni alla cassa, pressioni psicologiche. Una trappola studiata per farlo sbagliare e giustificarne il licenziamento».
E ancora: «Davide, oltre 20 anni di anzianità, è stato bersagliato da contestazioni continue e infondate. Un’escalation disciplinare costruita ad arte che ha portato al suo allontanamento».
«Due storie diverse – denuncia la Uil –, stesso destino: lavoratori “troppo giovani per la pensione, ma già considerati vecchi da buttare”».
«Queste azioni – secondo la Uil Tucs – dimostrano la mancanza di coraggio di Pam, incapace di confrontarsi apertamente con i propri dipendenti e pronta invece a ricorrere a metodi punitivi e umilianti. UILTuCS Toscana non resterà in silenzio: porteremo la vicenda davanti a un giudice per rendere giustizia a Tommaso, a Davide e a tutti i lavoratori che hanno subito pratiche costruite per annientarne la dignità. Non ci fermeremo di fronte a comportamenti che offendono l’umanità e i valori fondamentali del lavoro».
Pam, contattata dal Tirreno, non ha ad ora replicato.
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