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Alfa-Cupido. «Mi vuoi sposare?», a Livorno la proposta di matrimonio davanti a 7mila fans
Un 28enne livornese e l'anello alla futura moglie durante il concerto: «Momento magico, ho dato l’anello con la nostra canzone “Il filo rosso”»
LIVORNO «Ciao fili rossi». Alfa-cupido colpisce ancora. Questa volta a Livorno. È il suo concerto, 7mila persone da tutta la Toscana e oltre, a fare da cornice speciale a un momento altrettanto unico. Magico. Tutto labronico. «Mi vuoi sposare?», batticuore, panico anello, l’aiuto dei fan accanto a lui: il musicista 28enne Matteo Ghiribelli stupisce la sua Martina, accanto a lui. La proposta di matrimonio arriva alla seconda strofa della colonna sonora della loro storia d’amore a tratti a distanza, “Il filo rosso”. E il super concerto da tutto esaurito in un Pala Modì stracolmo che si ferma per i due innamorati livornesi: per loro l’applauso di migliaia di persone.
Il cantautore genovese complice di questo momento magico che si piazza davanti ai due futuri sposi: «Ha detto sì? Ha detto no? Glielo facciamo un applauso?». È un vortice di emozione, sorpresa, gioia all’ennesima potenza per Martina Bonistalli la 25enne che lavora in un’agenzia marittima cittadina che esclama, col suo anello al dito: «non ci credo che mi stai sposando davvero», rivolta al suo Matteo.
Il cuore dei due futuri sposi esplode. La felicità personale diventa gioia collettiva. «Ancora non ci credo, è un’idea che è diventata concreta alcuni mesi fa e ringrazio pubblicamente Alfa e tutto il suo staff per avermi dato l'opportunità di organizzare tutto nel migliore dei modi e per aver reso questo nostro momento così magico», è una bella storia d’amore da raccontare quella del musicista, che insegna chitarra e sul proprio profilo Instagram fa tutorial per insegnare a suonare il suo strumento, spesso proponendo proprio canzoni del suo beniamino Alfa, classe 2000, che ha reso possibile il suo sogno.
Non è la prima volta che il cantante ospita proposte di matrimonio durante i suoi concerti. A dimostrazione di quanto sia dentro la sua comunità di fan. Con canzoni che parlano di sentimenti. Ma soprattutto con la voglia di essere nella vita della sua tribù di appassionati per far trionfare, veramente, i sentimenti che canta.
«Alfa sapeva perfettamente che cosa stava per succedere quella sera - Ghiribelli ripercorre ogni frame - Poi, durante “Il filo rosso”, mi ha fatto l’occhiolino, come per dirmi “è il tuo momento, tocca a te, ci siamo”. Mi sono inginocchiato, davanti a migliaia di persone, e ho chiesto a Martina di sposarmi. Lei ha detto sì, il pubblico ha applaudito e io non dimenticherò mai quel suono, quel momento, quella luce».
Dopo otto anni insieme, al Pala Modì, arriva la sera perfetta per costruire un futuro insieme. «La nostra storia è stata intrecciata davvero da un filo rosso che non si spezzerà mai: contiamo di sposarci nel 2026 e ci piacerebbe guardare a New York City e agli Usa come meta del nostro viaggio».
Una bella storia di amore e di musica. Che parla di Livorno, di sogni, di coraggio. «Tutto è iniziato il 1° giugno scorso, quando ho incontrato Alfa per la prima volta a Roma per il firmacopie e gli ho raccontato la mia idea: chiedere la mano della mia compagna durante il suo concerto a Livorno, sulle note de "Il filo rosso", la nostra canzone in quanto abbiamo vissuto per tanto tempo a distanza. Martina infatti, lavorava sulle navi da crociera e nei 5-6 mesi in cui non ci vedevamo esisteva quel famoso filo rosso di cui tanto parla Alfa a tenerci uniti», riavvolge il filo il 28enne, diplomato al liceo Musicale Niccolini Palli e laureato al conservatorio Mascagni. Suona in tante realtà musicali cittadine Ghiribelli.
Per arrivare a coronare il sogno di una proposta di matrimonio memorabile sono tanti gli amici di sempre che lo hanno supportato. Tutto all’insaputa, ovviamente, della futura sposa. L’effetto sorpresa prima di tutto.
«Quando a giugno parlai ad Alfa della mia idea lui mi ascoltò e sorrise, ma da quel momento per me è iniziata una vera missione: dal 22 agosto ho cominciato a pubblicare su Instagram una serie di storie quotidiane — 78 in tutto — per convincerlo a darmi questa possibilità. In ognuna raccontavo un pezzo della nostra storia d’amore, iniziando sempre con le parole: “Giorno 1 in cui chiedo ad Alfa di poter fare la proposta di matrimonio sul suo palco l’8 novembre 2025 a Livorno.” ». Una vera e propria missione d’amore e di perseveranza. A dimostrare che se si vuole, se si insiste, anche i sogni si possono avverare.
«Avevo messo solo Alfa tra gli “amici più stretti”, così che potesse vederle soltanto lui quelle storie. Giorno dopo giorno lui metteva like, finché un giorno è arrivato un messaggio con scritto: “organizziamo”». Da lì per Matteo Ghiribelli tutto è cambiato. Il sogno prende sempre più concretezza.
«Le storie sono diventate: “Giorno 26: Alfa ha risposto ‘organizziamo’ e sto aspettando di organizzare davvero quel magico momento: poi, quando Alfa pubblicò la storia in cui annunciava che tutte le date nei palazzetti erano sold out, io gli scrissi: “e una super proposta di matrimonio a Livorno”». Il messaggio va in porto.
Il cantautore di tormentoni come “Bellissimissima”, “A me mi piace” risponde. «Mi rispose di scrivere a un numero di telefono, così organizziamo». Il sogno che si costruisce sui social. Prende forma. «Da quel momento le mie storie sono cambiate ancora: “ho organizzato la proposta di matrimonio al concerto di Alfa”. E così è stato». Lo staff di Alfa è impeccabile. Cura ogni dettaglio. «Precisi e sensibili davvero», sottolinea con gratitudine. E la notte prima del concerto, altro momento memorabile.
«Erano le 1.30 di notte, eravamo con Martina al Pala Modì perché avevamo visto tramite le sue storie su Instragram, che Alfa era là a provare per il concerto. Lo abbiamo intercettato, quando ha finito è venuto fuori a suonare e cantare con noi e con i fan che erano accampati in attesa del concerto della sera dopo - e chiude - A fine canzone Alfa mi ha detto: “bella fratè, che bella voce che hai, complimenti”. Il giorno del concerto, quando abbiamo fatto la foto con lui, ci ha salutati riconoscendoci e dicendo: “ciao fili rossi”».l
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