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Livorno, assaltano la primaria Modigliani cercando i soldi nelle macchinette

di Stefano Taglione
Una pattuglia dei carabinieri (foto d'archivio)
Una pattuglia dei carabinieri (foto d'archivio)

Ancora danni nei luoghi dell'istruzione di Corea. E i ladri hanno tentato di rubare nuovamente pure al polo "Serenella Frangilli", dove sono intervenuti i carabinieri

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LIVORNO. Prima hanno assaltato le macchinette del caffè, poi hanno tentato l’irruzione in un altro edificio senza riuscire a rubare nulla. Non c’è pace per l’istituto comprensivo “Don Angeli” di Corea, alla periferia nord della città, che in pochi giorni ha dovuto fare i conti con un doppio raid dei malviventi. Il primo la scorsa settimana alla primaria “Modigliani” di via Agnoletti, il secondo nella mattinata di lunedì 10 novembre nel nuovo plesso di via Coltellini, il polo “Serenella Frangilli”, visitato dai ladri un mese fa e dal quale furono rubati due vecchi computer portatili.

Per le “Modigliani”, purtroppo, l’elenco dei raid subiti è molto più lungo, anche perché l’altra scuola è stata inaugurata nel settembre di due anni fa. Sono sempre i distributori automatici del caffè ad attirare i malviventi, speranzosi di racimolare qualche spicciolo con facilità. Una costante, in città e non solo, le loro effrazioni nei luoghi dell’istruzione alla ricerca delle monete contenute nelle gettoniere. «Dobbiamo correre ai ripari, ne ho parlato anche con il Comune – spiega il dirigente scolastico Antonio Manfredini –. Una soluzione potrebbe essere quella di prevedere il pagamento delle bevande con delle chiavette usb, come del resto accade in alcune aziende, ma ovviamente non deve essere prevista la possibilità di ricaricarle alla macchinetta, altrimenti siamo punto e a capo. Insieme all’azienda fornitrice, la prima a essere danneggiata, dovremo quindi studiare un’alternativa. Mi dispiace perché poi, certi episodi, rischiano di portare alla rimozione dei distributori, con danni per il nostro personale che non avrebbe più la possibilità di acquistare il caffè. È chiaro che i danni li subiamo anche noi, visto che ogni volta entrano e provocano scompiglio».

Una soluzione, chiaramente, nelle prossime settimane andrà trovata. L’obiettivo è disincentivare l’azione dei ladri: «Devono sapere che non troveranno più nulla – conclude il preside – perché nel momento in cui si toglie la possibilità di pagare con gli spiccioli, nelle gettoniere non ci saranno più nemmeno quelli».

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