Il Tirreno

LIVORNO. «Quando anche le serie americane parlano di cacciucco vuol dire che Livorno è nel cuore del mondo, ma quelle vongole proprio non si possono vedere: le lasciamo volentieri a Hollywood». Ironia e attaccamento alla tradizione, così Matteo De Robertis che custodisce, da anni, i segreti del cacciucco del suo ristorante Gennarino. Quei frame della gettonatissima serie Usa Law and Order (episodio 17, terza stagione), col detective Elliot Stabler che cucina il piatto di mare simbolo della città e della Toscana, fanno il giro del gastromondo cittadino.

L’attore, Christopher Meloni dice nel film “È cacciucco alla livornese, la mia ricetta. L’ho provata in Italia, tieni assaggia” accende l’orgoglio labronico. Con ristoratori e chef felici sicuramente della vetrina mondiale, ma quelle vongole che si vedono in padella restano, come dire “a gola”.

Qualcuno le “digerisce” a colpi di ironia, altri dicono no. «Le vongole veraci, no, proprio non gliela passo», così Francesco Burini che con tutta la famiglia porta avanti la Stuzzicheria di Mare, fresca del premio come “Ambasciatori del Cacciucco 5c 2025”. Il locale trionfa al Cacciucco Pride di agosto promosso dalla Proloco. In scia anche la regina catodica del nostro piatto cult, Camilla De Salvo che col suo Mediterraneo sugli scali del Ponte di Marmo ha vinto la puntata labronica di 4 Ristoranti di chef Borghese: «Non è il cacciucco nostro: salsa morbida e liquida, le vongole, manca pesce di lisca. Bene la vetrina internazionale, però se uno non conosce il cacciucco e viene a Livorno e si aspetta quello, ovviamente non lo trova: io comunque sono fiscale sulla ricetta e sulla sua tipicità».

Il dato certo è che il nostro piatto povero conquista una delle serie americane più longeve e seguite. E si conferma sempre più conosciuto oltre confine. «Ben venga che una serie tv citi il cacciucco livornese - dice la sua Alberto Neri al timone de La Persiana sugli scali Novi Lena - Certo, nessuno di noi metterebbe nel suo cacciucco le clams, ma come si suol dire, bene o male l’importante è che se ne parli».

Non è certo la prima volta che i riflettori del mondo si accendono sulla nostra bandiera. Nei mesi scorsi vola al Mercato Centrale e più precisamente all’osteria Alle Vettovaglie lo chef italo-canadese David Rocco: nel suo show Eating dirty dedica una puntata al cacciucco di Fabio Baroncini, l’oste. Che commenta: «Law and Order con cacciucco alle vongole? Qui parte una denuncia - ci scherza su - A Livorno certe cose non si fanno». E scatta l’invito alla produzione: «Se vogliono girare una nuova puntata li invitiamo qui per imparare a cucinarlo: solo pesce povero e sapore vero, in cattedra polpo baffo». E l’invito virtuale viene condiviso anche da altri colleghi ristoratori. «Il cacciucco ha superato i confini grazie al lavoro di tanti cuochi labronici: nel caso del film, evidentemente è stato preparato con gli ingredienti che avevano, anche se le vongole non si possono vedere - rilancia Olimpia Nocera, regina del cacciucco del ristorante Porto di Mare sul viale Italia - Invitiamo l’attore a mangiare il nostro cacciucco con le 5 c». Col sorriso anche Monica Inghilleri, chef della Volpe e l’Uva sul viale Caprera: «Sono una fan di Law and Order, ma questa volta la produzione ha messo Stabler in una brutta posizione, una gita a Livorno lo aiuterebbe. Comunque bene che se ne parli».

Prosegue Leonardo Piagneri del cosiddetto “tempio del cacciucco”, la trattoria storica Da Galileo in via della Campana: «Una gran bella pubblicità, delicata e rispettosa, peraltro lo citano, grazie al cielo, con le "5c": il frammento della puntata, a mio parere è ben fatto. Ben venga che oltre oceano si ricordino di noi: speriamo che a breve citino anche le nostre triglie alla livornese». E chiude: «Noi ristoratori livornesi continuiamo a farci trovare pronti a fronte di eco mediatico, continuando a servire il nostro cacciucco con materie prime di qualità e cuciniamolo con amore».

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[Nella foto: un frame di Law and Order in cui il protagonista fa assaggiare il cacciucco. Dall’alto: 

Olimpia Nocera (Porto di Mare), Matteo De Robertis con Daniele Concas (Gennarino), Leonardo Piagneri (Da Galileo), Monica Inghilleri (La Volpe e l’Uva), Camilla De Salvo (Mediterraneo – Foto Anna Bernardoni), Alberto Neri (La Persiana), Fabio Baroncini (Alle Vettovaglie), Luca Burini e Ivan Ferretti (Stuzzicheria di Mare)