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Livorno, la grande bellezza si rifà il look: nuovi parapetti alla Terrazza

di Flavio Lombardi
Livorno, la grande bellezza si rifà il look: nuovi parapetti alla Terrazza

Via all’ultima tranche di lavori. Salvetti: «Nel ’26 altri interventi»

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LIVORNO. La nostra grande bellezza, attaccata dal salmastro e dalla violenza del mare, si rifà il trucco. Ieri mattina è partito un nuovo cantiere alla Terrazza Mascagni, con gli operai della Beton Terra Costruzioni di Pisa, intenti a lavorare all’ultima tranche che rientrava nell’accordo quadro relativamente alle annualità 2024/25 per un importo totale di 120.741 euro finalizzati al ripristino di un segmento del salotto buono di Livorno.

Si tratta, in questo intervento finale che si chiuderà in pochi giorni condizioni meteo permettendo, della messa a dimora di 39 elementi del parapetto che si affaccia sul mare e che si aggiungono ai 134 tra cimase (la parte superiore delle spallette) di diversa raggiatura, basi, tappi di colonnini e scalini già allocati.

Quando tutto si sarà completato, saranno 173 gli elementi in sostituzione di quelle parti evidentemente ammalorate da salsedine e mareggiate soprattutto, con particolare attenzione anche a ripristini resi necessari attraverso stuccature e restauro di intonaco.

I prossimi interventi

Ma a giorni sarà stipulato un altro contratto che diventerà operativo con un ennesimo appalto che si lega all’accordo quadro sul prossimo biennio (il ‘25/‘26) e dall’importo di circa 145 mila euro. Diviso in due: 116.935,49 euro e il resto 28.064,52 euro e che sarà affidato all’impresa Fratelli Colloca anch’essa di Pisa che riguarderà lo stesso tipo di interventi già descritti. Più o meno, si andrà a coprire un numero di metri lineari che andranno ad interessare la parte superiore delle spallette, poi dei basamenti e delle colonnine.

Si agirà sempre sul fronte più prossimo alle sferzate delle onde, andando a dar seguito alla parte nord della Terrazza, quella che corre verso l’Acquario.

La filosofia dei lavori

«Meglio non procedere a macchia di leopardo – spiegava ieri pomeriggio l’assessore ai lavori pubblici Federico Mirabelli –, offrendo in questo modo un senso alle operazioni di recupero, avendo preventivamente individuato punti dove c’era più bisogno di ristrutturare, procedendo a restituire quel senso di bellezza che un posto del genere, che tutti ci invidiano, pretende. La filosofia è quella di realizzare, nella manutenzione, tratti interi; evitando interventi spot che darebbero l’idea di toppe messe a caso e senza un esso logico».

Lavori a ciclo continuo

Orgoglioso di come si procede su questo pezzo di passeggiata, anche Salvetti mentre è di ritorno da Rimini dove si è concluso “EcoMondo” e dove anche la Terrazza e stata oggetto di discussione. «Il nostro è un programma ben preciso dal quale non ci siamo mai allontanati – racconta il primo cittadino –. Ogni anno, una cifra fissa del bilancio della amministrazione, viene destinata agli interventi che devono preservare questo nostro bene. Nonostante, come tutti i comuni d’Italia, si debbano fare i conti con continui tagli da parte del Governo. La Terrazza è rientrata in un tema forte sull’argomento inerente le linee di costa messi a rischio dai cambiamenti climatici. Si deve investire sulla salvaguardia dei luoghi che si trovano su queste linee».

«Su questo luogo – prosegue il sindaco –, noi livornesi bisogna fare un ragionamento insieme all’Europa, al governo centrale e alla Regione, mirando a trovare le soluzioni migliori concretamente realizzabili per proteggere certe strutture».

Il sindaco è raggiante per aver ricevuto uno dei dieci premi consegnati direttamente dalle mani dell’ex ministro dell’ambiente nel Prodi I e D’Alema I, Edo Ronchi presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile che ha organizzato il convegno nazionale (se ne parla a pagina XII). «È stato apprezzato il processo di desigillazione e rinaturalizzazione al Crocino, la ex area Labrogarden che tanto ha fatto parlare. Un lavoro seguito dall’inizio e giudicato dagli osservatori come comportamento virtuoso per come è stato gestito. Un premio che condivido con tutti coloro che hanno seguito le operazioni e che ha ricevuto i complimenti da parte di una persona la cui storia ambientalistica parla da sola».

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