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Livorno, preso a pugni e bottigliate in faccia in piazza Attias da tre giovani

di Stefano Taglione
Un intervento della polizia in piazza Attias (foto d'archivio)
Un intervento della polizia in piazza Attias (foto d'archivio)

Choc attorno all'una di domenica 2 novembre: il ragazzo è stato portato in ospedale dalla Misericordia. Sul posto è intervenuta la polizia di Stato con le volanti

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LIVORNO. È stato preso a pugni e bottigliate in faccia in piazza Attias, davanti alla Coin. Ad aggredirlo tre persone, probabilmente sudamericane e ubriache, che poi sono scappate, lasciandolo dolorante a terra. Aggressione choc attorno all’una della notte di ieri in pieno centro. Sarebbe avvenuta dopo una discussione esasperata con ogni probabilità dall’alto tasso alcolemico di tutti i contendenti, con il gruppo di stranieri che, a un certo punto, è passato alle vie di fatto colpendolo al volto con pugni e una bottiglia di birra di vetro. Poi la fuga e i testimoni, che però non avrebbero assistito alla scena ma solo notato il giovane a terra, che hanno immediatamente avvertito il 112.

I soccorsi

La vittima, un livornese di circa 20 anni, forse neanche conosceva gli aggressori. Chi lo ha visto, notandolo già ferito a terra, ha consentito l’immediato intervento dei sanitari. Sul posto, pochi minuti dopo l’allarme alla centrale unica delle emergenze, sono sopraggiunti con un’ambulanza i volontari della Misericordia di via Verdi, che l’hanno medicato sul posto e trasferito al pronto soccorso in codice giallo, il secondo livello più alto dell’emergenza-urgenza sanitaria. Le condizioni del ragazzo per fortuna non sono gravi e in ospedale ha svolto tutti gli accertamenti necessari.

Polizia sul posto

In piazza Attias sono poi arrivati gli agenti della Squadra volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della polizia di Stato, diretti dal commissario capo Gabriele Nasca, che hanno subito cercato di comprendere quanto accaduto. Gli aggressori, purtroppo, non erano più lì, ma le ricerche sono state avviate immediatamente. I testimoni presenti nell’immediatezza dei fatti, stando a quanto ricostruito, non avrebbero raccontato niente di utile, dal momento che nessuno avrebbe assistito alla lite poi degenerata in violenza, notando solamente il giovane dolorante dopo i pugni e le bottigliate in volto. Di conseguenza, esaurita ogni speranza di ricavare elementi utili alle indagini, i poliziotti si sono spostati verso il pronto soccorso, in viale Vittorio Alfieri, dove nel frattempo il ventenne era stato trasportato a bordo del mezzo di emergenza della confraternita del centro. Lì è stato quindi ascoltato.

Le indagini

Il proseguo delle indagini ci sarà solamente se deciderà di sporgere denuncia, dal momento che si tratta di un reato – quello delle lesioni personali – perseguibile solo a querela di parte. Se non si presenterà negli uffici di viale Boccaccio (o comunque dai carabinieri, se scegliesse diversamente) insomma, gli investigatori non potranno approfondire la questione. In questo caso, se appunto si recherà in questura, a indagare una volta ricevuti gli atti saranno i colleghi della Squadra mobile di via Fiume, guidati dal vicequestore aggiunto Riccardo Signorelli, che potranno quindi ascoltarlo nuovamente (se lo riterranno necessario) e cercare ulteriori elementi utili agli accertamenti, ad esempio eventuali immagini delle telecamere che potrebbero aver ripreso la scena in tutto o in parte.

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