Livorno, negoziante minacciato col machete: «Ha detto che mi avrebbe ucciso»
«Gli avevo chiesto di raccogliere i bisogni del cane». Denunciato un 20enne
LIVORNO. Il titolare del negozio lungo la via gli ha chiesto di togliere le deiezioni del cane dal marciapiede e lui, in risposta, avrebbe tirato fuori un coltello. E dopo aver rimediato un pugno dal commerciante, che sostiene di essersi difeso, sarebbe poi tornato armato di machete. «Gridava “ti ammazzo” – racconta il titolate del salone La Pace di via Mentata – e ha detto che sarebbe andato a prendere una pistola». Ma è stato intercettato dal carabinieri che, secondo questa ricostruzione dei fatti, l’hanno denunciato per minaccia aggravata e porto abusivo d’armi.
È successo tutto domenica scorsa. Intorno alle 15,30 un ventenne della zona è stato redarguito da un dipendente del salone di via Mentana per non aver raccolto le deiezioni che il suo cane aveva depositato di fronte all’attività. «Io ero in negozio e ho sentito discutere – racconta il titolare – perciò sono uscito e ho detto a questo ragazzo di pulire, ma lui si è avvicinato a me con un coltello». E a quel punto il commerciante ha reagito dandogli un pugno e gridando «chiamate i carabinieri!». «Mi sono difeso. Peraltro c’era anche mio figlio lì». Dopo aver incassato il colpo, il ventenne se n’è andato. «Ma è tornato con un machete e ha detto che mi avrebbe ammazzato. A quel punto ho preso una bandiera di plastica per tenerlo a distanza». Poi sono arrivati i carabinieri.
«Sono qui per lavorare e non voglio questi problemi – dice l’esercente – . Per cui se lui viene e mi chiede scusa non ci sono problemi. Ma voglio stare tranquillo e quello che dico posso dimostrarlo. Ci solo i filmati delle telecamere e qui intorno hanno visto tutti quello che è successo». I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Livorno, nel frattempo, hanno denunciato il ventenne con le accuse di minaccia aggravata e porto abusivo di armi.
