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Livorno

L’inaugurazione

Accessibile a tutti e più accogliente: Livorno e il “nuovo” Palazzo dell’Anagrafe


	L'inaugurazione dell'ingresso principale del Palazzo dell'Anagrafe dopo il restyling (foto Stick)
L'inaugurazione dell'ingresso principale del Palazzo dell'Anagrafe dopo il restyling (foto Stick)

Restyling da 60mila euro: eliminate le barriere architettoniche e ambienti più funzionali. Le novità

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LIVORNO  All’insegna dell’inclusione, dell’accoglienza, con ambienti più funzionali.  Inaugurato l'ingresso principale del Palazzo Anagrafe dopo il restyling, alla presenza del sindaco Luca Salvetti, del segretario generale del Comune Michele D’Avino, dell’assessora Viola Ferroni, della dirigente dell'Anagrafe Barbara Cacelli, dei responsabili dell'Ufficio Anagrafe Stefania Pellegrino e Stato Civile Giuseppe Simonetti e degli uffici tecnici che hanno progettato l'intervento.  L'importo dei lavori è stato di circa 60mila euro complessivi all'interno dell'appalto di abbattimento delle barriere architettoniche degli edifici comunali.

Giù le barriere architettoniche
Si è trattato nello specifico di un intervento di abbattimento delle barriere architettoniche dell'ingresso principale del Palazzo Anagrafe, cogliendo l'occasione contestualmente per dare un nuovo aspetto all'ingresso dell'edificio attraverso funzionalità, comunicazione e decoro in linea con la sua funzione istituzionale. L'edificio del Palazzo Comunale nuovo o Anagrafe, come indicato nelle note storiche è vincolato per cui il progetto realizzato ha avuto, innanzitutto, il nullaosta dalla Soprintendenza delle Provincie di Pisa e Livorno.

L'ingresso si presentava con una sola rampa utile solo per persone su sedia a rotelle spinte da terzi e quindi non autonome e il dislivello da colmare era di 75 cm a cui si sommavano i 9 cm dall'esterno dove era presente una sola rampetta centrale, inoltre il bancone centrale, in disuso, non era dell'opportuna altezza accessibile.

Nel nuovo ingresso è stata installata una piattaforma elevatrice per superare lievi dislivelli posta in modo simmetrico alla attuale rampa, sulla destra della scala, senza effettuare alcuna demolizione, in modo da mantenere la centralità e la simmetria che caratterizzano tutto l'edificio.
La rampa esistente, infatti, non è stata dismessa perché utile all'accesso di persone che trovano difficoltà con le scale, che non hanno esplicita necessità dell'elevatore ma che magari necessitano di portare altro su ruote (passeggini, forniture di materiale da ufficio con carrello).

Le novità
Nell'occasione sono stati rimossi tutti gli arredi presenti poiché poco funzionali alla destinazione degli spazi.
Il punto informativo è stato ripristinato al centro della campata principale con un nuovo arredo di altezza adeguata e facilmente individuabile dai numerosi utenti del Palazzo comunale dell'Anagrafe e degli altri uffici posti ai piani superiori; la chiusura a vetri ha consentito agli utenti di attendere nell'atrio anziché all'esterno, e agli addetti ai lavori comunali di far entrare le persone, con apri porta automatizzato, secondo le modalità dei singoli uffici (appuntamenti, numeri di prenotazione).

Per implementare la percezione visiva e la comunicazione di tutti gli utenti (spesso con poca padronanza della lingua e scrittura italiana) è stata inserita una nuova segnaletica sia al centro che sulle porte esistenti.

La finitura dell'ascensore e le porte sostituite (una interna e una delle tre esterne all'ingresso in corrispondenza della piattaforma elevatrice da tempo chiusa) sono state realizzate in color antracite, come i già presenti infissi che si inspiravano al colore originario degli infissi dell'edificio dell'architetto Ghino Venturi che negli anni '50 ha realizzato l'attuale edificio. Per il nuovo rivestimento in resina della rampa interna e dei parapetti in lamiera microforata, oltre all'arredo del box del punto di accoglienza e informazione, è stata scelta la tonalità neutre chiara che caratterizza tutto l'edificio in travertino.
La luminosità dello spazio è stata implementata e sono stati cambiati (e posti all'altezza opportuna) i citofoni interni ed esterni.

All'esterno, infine, è stata realizzata un'unica rampa che copre tutti e tre gli ingressi che potranno essere tutti accessibili senza entrate "solo per disabili" che poco hanno a che vedere con l'inclusività dei progetti legati all'accessibilità universale.

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