Livorno, da Antignano la petizione per il bancomat: «Grossi disagi, ripristinate il servizio»
Residenti e negozianti uniti lanciano un appello a Poste Italiane: già raccolte centinaia di firme. L'azienda garantisce l'intenzione di farlo ma non si parla di tempi
LIVORNO Quasi 150 firme sono già quelle raccolte al Bar L’ Angolo in piazza Bartolommei. E un centinaio da Pasta’ s, alimentari, gastronomia, frutta e verdura e pasta poke di via Duca Cosimo. La petizione per il ripristino del Postamat all’ufficio postale di Antignano sta andando a gonfie vele. Espressione da una parte di un disagio vissuto da residenti e commercianti del paese. E dall’altra un movimento collettivo di opinione per sollecitare Poste ad una veloce restituzione di un servizio prezioso nel quotidiano di ognuno. Un servizio che si interrompe bruscamente insieme alla chiusura dell’ufficio, nel novembre 2023 a seguito di un atto vandalico. Poi la riapertura nell’aprile scorso, senza però la possibilità di poter prelevare.
«Questa iniziativa nasce dalle tante segnalazioni ricevute da parte di chi vive il borgo, sia abitanti che negozianti, di un disagio concreto e quotidiano e noi ce ne facciamo portavoce», afferma Daniela Marini presidente della associazione Vivi Antignano, gruppo di cittadini attivi nato proprio con lo spirito di essere a fianco delle esigenze di chi Antignano lo vive. E così fa.
Disagi quotidiani per tutti
In tanti esercizi è ben esposta la locandina della petizione e si accompagna con i moduli di raccolta firme dove si sintetizzano i motivi. «La nostra petizione ha il valore di un movimento di opinione- continua -va avanti - sappiamo bene che la decisione di ripristinare il Postamat del rinnovato ufficio postale è in totale responsabilità di Poste ma è bene far sentire la nostra voce». A rimetterci sono soprattutto le persone anziane e chi non ha mezzi di trasporto. I moduli entro fine mese saranno raccolti dall’associazione. L’obiettivo è portare le firme all’ attenzione della direzione provinciale di Poste. «Chiederemo un appuntamento per portare la nostra raccolta firme e proveremo a far luce su quali siano le intenzioni», spiega ancora Marini. Per prelevare fuori dagli orari di ufficio e nei weekend, gli uffici postali più vicini sono ad Ardenza e a Montenero. Oppure in via Settembrini alla Rosa: serve sempre, comunque, un mezzo di trasporto.
Centinaia di firme
«Senza contare il fatto- va avanti Simona Orlandi che lavora dal figlio Lorenzo Castellani titolare di Pasta’s- che come spesso succede, se uno si sposta a prelevare in un altro quartiere, poi la spesa la fa lì. Anche questo è importante da segnalare: diventa un danno anche economico». Lei parla in doppia veste. Da negoziante e da residente. «Noi ad oggi abbiamo raccolto più di cento firme, il tema è molto sentito perché il Postamat e la possibilità di prelevare oggi rappresentano un servizio primario, se non lo abbiamo il paese si svuota».
Anche dal bar L’ Angolo 34 di piazza Bartolommei di Gabriele e Massimiliano Mandolfi si sposa in pieno la causa. «Le persone firmano con convinzione: è necessario tornare ad avere lo sportello per prelevare. Non averlo ripristinato crea difficoltà concrete».
Cosa dice Poste
Ci tiene a rassicurare gli utenti Poste Italiane. Dicendo quale è la situazione al momento. «Comunichiamo che l’Atm Postamat dell’ufficio postale di Antignano è stato inserito nel piano nazionale sostituzioni e sarà cura dell’azienda darne comunicazione a ridosso dell’intervento», chiariscono. All’orizzonte non sembrano esserci novità imminenti. Ma l’intenzione c’è. Poste ci tiene anche a informare i cittadini che «nelle adiacenze dell’ufficio postale di piazza Giampaolo Bartolommei, nel raggio di pochi chilometri, sono disponibili gli Atm Postamat di via del Mare 85, Ardenza in via Luigi Settembrini 31 e Montenero in via Montenero 201». La situazione di disagio deriva dall’atto vandalico di due anni fa. I lavori di ristrutturazione si sono resi necessari, da parte di Poste Italiane, nel novembre 2023 quando fu fatto saltare il Postamat con l’esplosivo. L’ufficio di piazza Bartolommei, infatti, era andato distrutto dopo l’assalto allo sportello automatico.l
