Il Tirreno

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La tragedia

Il salto nel vuoto dopo il delirio, Erhan e il sospetto sulla cannabis

di Redazione Firenze
Erhan Hacımustafaoglu
Erhan Hacımustafaoglu

È morto precipitando da una finestra in preda al delirio dopo aver fumato: doveva essere marijuana light, l’ha acquistata a Firenze e ora il canapa shop finisce sotto inchiesta

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FIRENZE. C’è una finestra aperta, nel cuore della notte milanese, e una stanza di un bed & breakfast vicino alla Stazione Centrale che oggi è diventata un luogo di domande senza risposta. È da lì che Erhan Hacımustafaoglu, 23 anni, studente di Medicina turco in visita al fratello, si è gettato nel vuoto dopo pochi minuti di delirio.

Un gesto improvviso, violento, che ora la magistratura cerca di decifrare seguendo il filo sottile di una sostanza fumata poco prima: marijuana in teoria “light”, acquistata il giorno precedente in un canapa shop di Firenze.

Il fratello

A raccontare gli ultimi istanti del ragazzo è il fratello, che quella notte era con lui. «Aveva iniziato a dire frasi senza senso, sembrava non riconoscermi più», ha riferito agli inquirenti. Poi l’improvvisa corsa verso la finestra, l’apertura, il salto dal secondo piano. In camera, poco prima, i due avevano fumato insieme. Il fratello ha avvertito solo un lieve malessere. Erhan invece sarebbe precipitato in una sorta di stato allucinatorio, compatibile – secondo le prime ipotesi – con una grave alterazione psicofisica.

Fascicoli aperti

Su quella sostanza ora si concentra il cuore dell’inchiesta. Due i fascicoli aperti. A Milano la Procura indaga per “morte in conseguenza di altro reato”: l’obiettivo è capire se il decesso sia stato provocato indirettamente dall’assunzione di una sostanza non conforme. A Firenze, dove la cannabis era stata comprata, l’indagine è per presunto spaccio. Nel negozio indicato è stato sequestrato un lotto di circa dieci chili di prodotto “light”: sarà analizzato per accertare la presenza di molecole vietate o di un contenuto di Thc superiore ai limiti di legge. Gli accertamenti tossicologici sul corpo di Erhan e l’autopsia dovranno chiarire anche se il ragazzo avesse assunto farmaci o altre sostanze in grado di interagire con la cannabis.

Al momento, nulla è ancora provato. Ma il sospetto che quella marijuana fosse adulterata, o alterata per aumentarne gli effetti psicoattivi, è uno degli scenari investigativi più seri. Un’ipotesi che, se confermata, cambierebbe il perimetro di questo dramma: da tragedia individuale a possibile caso di prodotto pericoloso immesso sul mercato come “legale”.

Il titolare del canapa shop

Il titolare del canapa shop fiorentino, oggi indagato, respinge ogni responsabilità. Assistito dal suo legale, ha spiegato agli inquirenti di aver acquistato il lotto con regolare fattura durante una fiera di settore a Praga, dichiarandosi all’oscuro di eventuali irregolarità nel prodotto venduto. Intanto, mentre l’Italia indaga, la notizia della morte di Erhan ha attraversato i confini, arrivando fino in Turchia. L’università che frequentava ha espresso cordoglio, gli amici lo ricordano come uno studente serio, senza fragilità evidenti. Resta una stanza, una finestra aperta, un salto nel buio. E una verità che ancora non c’è.

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