Alle Terme la vetrinetta di Mascagni «La trovammo sotto fango e detriti»
Recuperata da Reset sarà esposta nel rinnovato Salone della Mescita
LIVORNO Attribuita da subito a Pietro Mascagni, assiduo frequentatore delle Terme del Corallo. Ritrovata nei sotterranei sotto 40 centimetri di fango, anni fa, dai volontari di Reset. Recuperata, ripulita e donata al sindaco lo scorso gennaio.
Quella “vetrinetta” originale sulla quale sono riportare le due lettere PM a breve tornerà “a casa”. In quei meravigliosi saloni recuperati della Mescita. In mostra. Lo aveva già detto mesi fa Luca Salvetti e lo riconferma: questo piccolo tesoro legato al Maestro sarà esposto nei saloni e quindi visibile a tutti. I tasselli di una grande storia che piano piano si ricompongono. «Quanti ricordi abbiamo levato dal fango: come quella vetrofania originale rinvenuta sotto 40 centimetri di fango nei sotterranei della sala grande delle terme, sulla quale sono riportate due lettere: PM, che potrebbero essere le iniziali di Pietro Mascagni assiduo frequentatore delle Terme del Corallo», Giuseppe Pera presidente di Reset riavvolge il nastro. E va con la mente agli anni di fatiche certosine e quotidiane per far tornare a vivere la Terme del Corallo, ripulendole da 60 anni di abbandono. A quando con i volontari al lavoro per salvare il salvabile trovarono nei sotterranei quella vetrofania. Una vetrinetta che recuperano, ripuliscono e nel gennaio dello scorso anno donano al sindaco.
Quelle due lettere di colore rosso su un fondo chiaro col richiamo del Maestro vengono attribuite al grande compositore di fama mondiale che non solo frequentava lo stabilimento termale, ma aveva anche una sua “suite” all’attiguo Grand Hotel Corallo (oggi nel più totale degrado e all’asta).
«Il prezioso oggetto decorava una porta di cui sono stati trovati i resti molto ammalorati: ne percepimmo subito l'importanza e dopo una accurata pulizia l'hanno fatto incorniciare e consegnato al sindaco», ricorda ancora Pera.
Il grande ritorno alla Terme del Corallo delle associazioni Reset e Terme del Corallo onlus è sancito dalla sottoscrizione, l’altro ieri, del nuovo patto di collaborazione col Comuneche permette allo storico gioiello liberty di tornare alla città. Di animarsi di iniziative culturali, storiche, di visite guidate nelle parti ad oggi recuperate (c’è in corso la maxi operazione di recupero da parte dell’amministrazione).
Reset dal canto suo già garantisce che da inizio settimana sarà presenza fissa. Con volontari all’opera per manutenzione, pulizia e cura sia del parco delle Terme che del parco pubblico attiguo, con ingresso da via Ugo Foscolo. La presenza come elemento di cura, sì. Ma anche di sicurezza. Di presidio. «L’idea è essere lì tutti giorni, sistemeremo subito il giardino delle Terme e poi il resto», continua. E fa una considerazione sempre legata alla vetrofania: «Confrontando questa vetrinetta con le vetrate alle porte del Teatro Goldoni si vede chiaramente che le lettere PM assomigliano tantissimo a quelle TG del Teatro». E chiude: «Quelle del Goldoni sono vetrate dei primi del Novecento, facendo un piccolo raffronto si può dire chiaramente che anche il vetro ritrovato da noi è originale dello stesso periodo». E andrà spedito anche l’allestimento de Le stanze di Eugenia da parte di Silvia Menicagli presidente di Terme del Corallo per arrivare a ricreare un mini museo del liberty e un centro studi dedicato alla Belle Epoque. Ovviamente sempre all’interno del Salone della Mescita.l