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Ambiente

Crociere, l’allarme dell’associazione Livorno Porto Pulito

di Iacopo Simoncini
Crociere, l’allarme dell’associazione Livorno Porto Pulito

L’associazione denuncia un aumento dell’inquinamento atmosferico e acustico, affermando che “restano senza risposta le richieste sul collegamento delle navi alle banchine elettrificate”

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LIVORNO.  Settembre si preannuncia come un mese intenso per il traffico crocieristico a Livorno. Secondo i dati diffusi dal nostro quotidiano, infatti, crescerà il numero degli scali delle navi da crociera, accompagnato però da una diminuzione dei crocieristi sbarcati.

Uno scenario che non convince l’associazione Livorno Porto Pulito. «Questo settembre porterà ricadute negative sia sul piano ambientale che su quello economico», afferma il gruppo. «Più scali significano più inquinamento, mentre la riduzione dei turisti a terra comporterà minori benefici per gli esercizi commerciali».

A preoccupare è anche l’aumento delle soste notturne: «Le grandi navi restano con i generatori accesi per alimentare piscine, ristoranti, centri commerciali e palestre. Tutto questo avviene a poche centinaia di metri dalle nostre case, con un impatto diretto sulla qualità dell’aria».

L’associazione richiama anche i disagi legati al rumore: «Nelle scorse settimane molti cittadini hanno segnalato al Comune e all’Autorità portuale musica ad altissimo volume proveniente dalle navi, con vere e proprie discoteche a cielo aperto che hanno disturbato il sonno fino alle due di notte».

Sul fronte delle infrastrutture, Porto Pulito denuncia lo stallo dell’elettrificazione delle banchine: «Nonostante l’approvazione all’unanimità in Consiglio comunale di una mozione che chiedeva chiarimenti, non abbiamo ancora ricevuto informazioni su quali navi potranno davvero collegarsi entro il prossimo anno».

Il giudizio dell’associazione sul comparto rimane netto: «Le crociere inquinano in modo intollerabile aria e mare, non portano benefici economici proporzionati ai danni che arrecano e molto spesso battono bandiere di comodo che consentono regimi di lavoro abusivi e controlli minimi».

Nelle ultime settimane Porto Pulito ha anche aderito ufficialmente alla rete europea ECAN (European Cruise Activist Network), che denuncia a livello internazionale «i danni ambientali, sanitari e sociali dell’industria crocieristica».

Il gruppo ricorda infine le mobilitazioni dei mesi scorsi, come il flash mob di maggio con lo striscione “Le crociere sono un disastro per il pianeta”. «Di fronte a tutto ciò – conclude l’associazione – resta assordante il silenzio delle istituzioni locali, incapaci di affrontare un tema che va oltre qualche beneficio spicciolo a favore di una ristretta cerchia di esercizi commerciali».

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