Addio a Cristina Cerrai, avvocata e paladina delle donne di Livorno
Aveva 65 anni. Il ricordo del marito Fabrizio Filippelli: «Le persone sono da una parte o dall’altra del fiume, lei era da quella giusta»
LIVORNO. Dallo sportello antiviolenza della Provincia di Livorno ha salvato tantissime donne dai maltrattamenti. Era un simbolo per loro. Livorno piange Cristina Cerrai, avvocata e paladina dei diritti dei più deboli. Una notizia che in pochi si aspettavano, dato che la legale e attivista aveva comunicato solo ai parenti e agli amici più stretti l’insorgenza della malattia che purtroppo l’ha strappata alla vita. Lontano dai riflettori, come quando faceva del bene. In silenzio e non per conquistare le luci della ribalta.
ll ricordo del marito
La scomparsa è avvenuta nella mattinata di giovedì 5 settembre. Cristina aveva 65 anni, festeggiati lo scorso 22 agosto, e in molti la ricordano. In primis il marito Fabrizio Filippelli. «Per me era una bussola – racconta –: le persone stanno da una parte o dall’altra del fiume e lei stava dalla parte giusta, ha combattuto per starci e per fare del bene a tutti, insegnando ai nostri figli il bene. Si è dedicata all’amore per gli altri e lo ha sempre dimostrato a livello personale e professionale, ci ha trasmesso la disciplina dell’amore. Ha avuto tanti amici e riconoscimenti. Negli ultimi tempi non ha incontrato nessuno: voleva proteggere questo prezioso momento di fragilità», conclude.
Gli amici
«Una compagna di tante battaglie che ha sempre portato avanti con un’umanità incredibile e con tutta se stessa – le parole della collega e amica Manuela Demurtas –. Nelle cause che ha intrapreso è sempre stata di una tenacia fuori dal comune e per me è stata un esempio». «Una ragazza e poi donna che ha sempre lottato, anche quando sembrava che la vita le chiudesse una porta importante. Ha combattuto per la difesa delle donne, per le pari opportunità, per le famiglie. L’ho incontrata nei primi anni Settanta a scuola (le XI Maggio) – così la ricorda don Paolo Razzauti, vicario episcopale della diocesi labronica – e soprattutto nella parrocchia di Sant’Agostino. Una donna che ha sempre lottato per gli altri e per la giustizia. L’ho sempre seguita e in particolare in queste ultime settimane della sua vita. Quando andava a correre, poi faceva sempre una sosta dinanzi all'edicola della Madonna di Montenero dietro la chiesa di Santa Lucia».
L’impegno in Provincia
Toccante anche il ricordo della presidente della Provincia Sandra Scarpellini. Per l’ente comprensoriale Cerrai era stata consigliera parità dal 2012 ad appena tre anni fa. «Una donna che ha svolto con passione e dedizione il ruolo di consigliera provinciale di parità per la Provincia di Livorno. L’attenzione ai più deboli – le sue parole – il contrasto alla violenza in ogni sua forma e la difesa dei diritti delle donne sono stati la cifra della sua lunga attività di consigliera, portata avanti sempre con entusiasmo, apertura al confronto e all’innovazione». «Oltre alle attività specifiche rivolte alla promozione e attuazione dei principi di uguaglianza, di opportunità e non discriminazione nel lavoro, Cerrai – così la ricorda lo stesso Palazzo Granducale in una nota – aveva ampliato il raggio d’azione della consigliera di parità promuovendo, in collaborazione con la Provincia, numerosi progetti particolarmente innovativi, tra cui lo sportello “Vis”, per l’ orientamento e supporto alle vittime di reato e la rete “Vis network”. In questo ambito aveva promosso la costituzione di tavoli tecnici tematici, aperti al mondo istituzionale, datoriale, degli ordini professionali e della società civile, dedicati ai temi della discriminazione e disabilità, della realtà Lgbt, del linguaggio di genere, della violenza di genere e per le donne migranti. Cristina aveva iniziato la sua collaborazione con la Provincia nel 2007, quando aveva contribuito a dare vita allo “Sportello adozione”, promosso insieme alla commissione provinciale pari opportunità per dare un primo supporto alle coppie che intendevano intraprendere il percorso dell’adozione. Inoltre, nel 2013, insieme alla commissione pari opportunità e all’omonimo assessorato della Provincia aveva promosso la prima edizione di “In cammino verso la parità”, una marcia simbolica per affermare il valore dei diritti delle donne. Un’iniziativa che negli anni era divenuto un appuntamento molto partecipato, con l’adesione di scuole, associazioni e istituzioni».