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Cosa ci ha insegnato con poche parole Nadia Battocletti dopo il bronzo ai Mondiali nei 5mila metri: «Il trono non è in mano a nessuno...»


	Nadia Battocletti al centro
Nadia Battocletti al centro

Con questo risultato, la 25enne trentina diventa la prima italiana a vincere due medaglie nella stessa edizione iridata, dopo l’argento nei 10.000 metri conquistato una settimana fa

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Un trionfo che entrerà negli annali: Nadia Battocletti conquista il bronzo nei 5000 metri ai Mondiali di Tokyo, nel pomeriggio italiano di sabato 20 settembre. Con questo risultato, la 25enne trentina diventa la prima italiana a vincere due medaglie nella stessa edizione iridata, dopo l’argento nei 10.000 metri conquistato una settimana fa.

Record per l’Italia

La sua prova regala all’Italia la settima medaglia della manifestazione, stabilendo un nuovo record nazionale e superando il precedente primato di sei medaglie raggiunto a Goteborg nel 1995.

Gara perfetta

Sul tracciato dei 5000 metri, Battocletti si è inserita abilmente tra le dominatrici africane, dimostrando talento, tattica e maturità. Ha chiuso al terzo posto in 14’55″42, preceduta solo dalla kenyana Beatrice Chebet (14’54″36) e dalla connazionale Faith Kipyegon (14’55″07), con le etiopi e le statunitensi dietro.

Un messaggio di ispirazione

All’arrivo, Nadia ha voluto lanciare un messaggio forte e motivante: «Neanche nei miei sogni migliori avrei immaginato di conquistare due medaglie – ha dichiarato ai microfoni Rai – spero che questo esempio possa ispirare bambini, ragazzi e adulti: il trono non appartiene a nessuno, il trono è in mano al mondo».

Sguardo al futuro

Nonostante la modestia che la contraddistingue, Battocletti è orgogliosa dei suoi risultati: «Sono fiera di me stessa». Ora lo sguardo è già rivolto alle Olimpiadi, con la speranza di continuare a crescere, divertirsi e realizzare nuovi sogni.

Nell’Olimpo dello sport

Con questa doppia medaglia mondiale, Nadia Battocletti entra di diritto nell’Olimpo dello sport italiano, confermandosi come una delle punte di diamante dell’atletica azzurra e un esempio per tutte le generazioni.

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