Livorno, altra notte insonne in via Gherardi del Testa: «Faremo un esposto in questura»
I residenti: «Caos e urla fino alle 5 di mattina, facciamo una raccolta firme». Le forze dell'ordine rafforzeranno i controlli
LIVORNO. Ancora una notte insonne da parte dei residenti di via Gherardi del Testa, una traversa di via Buontalenti, dove da ormai tre settimane «ogni weekend una ventina di giovani si raduna facendo confusione e impedendoci di dormire». Alcuni residenti, come direttamente da loro spiegato al Tirreno, sono stati perfino minacciati nel momento in cui hanno “osato” chiedere di fare più piano: «Ci hanno detto – il racconto di una donna che per paura di ritorsioni chiede l’anonimato – che ci avrebbero preso a sprangate, invitandoci a scendere in strada per ripeterglielo». Per questo ora è stata aperta una raccolta firme ed è stato annunciato un esposto in questura.
Il racconto
La scorsa notte, quella fra sabato e domenica scorsi, vicino al Mercato centrale si sarebbero ritrovati «una trentina di ragazzi, per lo più italiani», spiega la stessa residente. «Stavolta non ci hanno minacciato, anche perché nessuno dai palazzi ha detto niente – prosegue la residente – e hanno trascorso la notte a bere sulla spalletta che costeggia il Mercato centrale e poi davanti al Modi hotel. Ogni tanto si spostavano urlando fra di loro, dicendo che avrebbero comprato altre bottiglie da qualche negozio pachistano: sparivano per 20 minuti e poi tornavano. Stavano (e stanno) semplicemente lì a bere tutta la notte e a urlare, sul moretto, in modo molesto e orinando. Hanno vomitato, fischiavano e ho visto qualcuno cadere per terra. Una ragazza a un certo punto si è allontanata reggendosi in piedi sulle auto in sosta. Il tutto fra schiamazzi di ogni tipo: non abbiamo avuto pace fino alle 5 di mattina, sono stati lì a partire da mezzanotte».
Estraneo il “Latin surf”
In via Gherardi del Testa c’è un circolo privato, il “Latin surf”, frequentato da cittadini sudamericani. Nel dicembre scorso, dopo una rissa fra 20 persone scoppiata proprio all’esterno del locale, la questora Giusy Stellino sospese l’attività. «I gravi disordini causati dai frequentatori del locale notturno, la mancanza di collaborazione con le forze dell’ordine evidenziata dai gestori in ripetute circostanze, lo stazionamento in ore notturne in via Gherardi del Testa degli associati, che in alcune circostanze si sono resi responsabili di turbative e di intemperanze – le motivazioni – sono i fattori principali che hanno determinato un quadro fortemente pregiudizievole per l’ordine e la sicurezza pubblica, tanto da indurre il questore di Livorno ad adottare il provvedimento di sospensione delle attività». Stavolta, in realtà, il “Latin surf” è totalmente estraneo ai fatti. Lo confermano gli stessi residenti. «Era aperto – spiega ancora la residente – ma non è il “Latin surf” a crearci problemi, anzi: le persone dal locale uscivano in silenzio, si sono comportate perbene, nessun disturbo ci ha arrecato il circolo privato. Il problema sono queste persone, una trentina di ragazzi italiani, che si radunano ogni fine settimana (soprattutto il venerdì e il sabato) all’aperto sulle spallette. Urlano sotto le nostre abitazioni».
Controlli rafforzati
La questura ovviamente non resta con le mani in mano e nei prossimi giorni farà dei servizi mirati per limitare i disagi per i residenti. Le volanti, ma anche le pattuglie dei carabinieri, compatibilmente con tutti gli interventi di soccorso richiesti attraverso il 112, le forze a disposizione e il fatto che comunque Livorno è una città abbastanza grande, sono sempre intervenute. Spesso, però, la situazione che si è palesata era quella di gruppi di ragazzi che, al loro arrivo, non stavano facendo niente di illecito. Per questo, agenti e militari, non hanno potuto fare altro che invitarli a fare più piano.
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