Il Tirreno

Livorno

Sos raggiri

Livorno, truffata in casa dai falsi carabinieri: consegna tremila euro e tutto l’oro

di Stefano Taglione
Una carabiniera al lavoro (foto d'archivio)
Una carabiniera al lavoro (foto d'archivio)

Colpo a Collesalvetti: la donna privata dai malviventi di risparmi e gioielli nella sua abitazione di Torretta Vecchia. Indagano i carabinieri

2 MINUTI DI LETTURA





COLLESALVETTI. Si sono spacciati per due carabinieri inducendola a consegnare loro tutto l’oro e i contanti custoditi in casa per evitare spiacevoli conseguenze a un familiare coinvolto in un incidente: ben tremila euro in contanti e gioielli dall’elevato valore economico, inquantificabile invece sotto il punto di vista affettivo. Ennesima truffa agli anziani nel Livornese, stavolta a Torretta Vecchia, a Collesalvetti. Vittima una donna. L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi e nell’appartamento, che si trova in via Pisana Livornese, sono poi intervenuti i veri militari dell’Arma, che con grande professionalità hanno tranquillizzato la signora.

La donna appena si è resa conto della truffa ha immediatamente chiamato il 112. Per fortuna i malfattori non l’hanno aggredita, motivo per il quale nonostante lo choc ha preferito non essere soccorsa dalle ambulanze per farsi accompagnare in ospedale. Nell’abitazione, purtroppo, non vi sono né allarmi, né telecamere: non ci sarebbero inoltre testimoni. Si sa solo che la coppia era italiana e parlava senza particolari inflessioni dialettali. Sicuramente, prima di agire, si era informata nel miglior modo possibile per far leva sulle paure della donna e guadagnare la sua fiducia.

Anche in occasione degli ultimi episodi purtroppo andati a buon fine i carabinieri – che periodicamente insieme alle associazioni organizzano incontri e seminari per mettere in guardia la popolazione e prevenire i raggiri – hanno ricordato che «non prendono mai contatto diretto con le persone per chiedere soldi e la cosa giusta da fare in casi simili è quella di telefonare subito ai carabinieri componendo il 112».Mai aprire la porta, insomma, perché una volta che i malviventi sono all’interno dell’appartamento è difficilissimo riuscire a evitare spiacevoli conseguenze, anche fisiche, visto che non più tardi di qualche mese fa un novantottenne livornese è stato aggredito e spinto a terra nella sua casa di via Galileo Ferraris, a Livorno, dai banditi che lo avevano raggiunto spiegandogli che il nipote doveva pagare al più presto delle tasse. Undicimila euro il bottino che gli è stato sottratto in quell’occasione, con la polizia che sta indagando per riuscire a dare un volto e un nome ai truffatori, in questo caso trasformatisi in rapinatori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Primo piano
Meteo

Maltempo e allerta in Toscana: «Temporali e nubifragi». L’ultima previsione, le mappe e le zone a rischio

Estate